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Guardiola si è pentito della cessione di Palmer: “Ora che è al Chelsea capisco perfettamente”

Palmer è diventato il capocannoniere della Premier assieme ad Haaland e Guardiola ha parlato di nuovo della sua cessione: “Mi chiedeva da due stagioni di andarsene e io ho detto di restare”
A cura di Ada Cotugno
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Cole Palmer è il nuovo fenomeno della Premier League e in tanti si chiedono perché il Manchester City lo abbia lasciato andare via a cuor leggero. E Pep Guardiola non ha potuto evitare l'argomento nella conferenza stampa di presentazione della partita di FA Cup contro il Chelsea.

Sarà l'occasione giusta per incontrare la sua vecchia stellina, candidata ora per vincere il premio di miglior giocatore dell'anno in Inghilterra così come Phil Foden, il suo principale rivale. La tripletta segnata contro l'Everton lo ha rilanciato in testa alla classifica dei capocannonieri al pari di Haaland, facendo sorgere domande a tutti gli appassionati.

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Guardiola ha provato ad allontanare tutte le perplessità descrivendo la situazione che il ragazzo viveva al City: "Mi chiedeva da due stagioni di andarsene e io ho detto di restare. Ha detto che voleva andarsene. Cosa potevamo fare? Gli avevo detto di restare perché Riyad Mahrez se n'è andato, ma per due stagioni voleva andarsene". La voglia di cambiare aria era dettata soprattutto dalla troppa concorrenza in attacco che gli ha concesso veramente poco spazio per incidere.

L'allenatore spagnolo ha seguito la sua crescita in questa stagione e non ha potuto fare a meno di complimentarsi con lui: "Giocare a quel livello è eccezionale. È un giocatore eccezionale". Così forte che forse avrebbe potuto far comodo al Manchester City in questo finale di stagione. La sua esplosione così improvvisa forse non era attesa e qualche rimpianto cresce dalle parti dell'Etihad.

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In conferenza Guardiola ha ammesso che forse avrebbe meritato un po' di spazio in più nella sua gestione, ma rivendica comunque la sua scelta: "Non ho dato i minuti che forse avrebbe meritato e che ora ha al Chelsea lo capisco perfettamente. È un ragazzo timido con molto potenziale. È quello che è. Sta giocando in modo fantastico, quindi cosa posso dire, la decisione è stata presa per molte ragioni".

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