Guardalinee sbaglia in Champions e lo Shakhtar segna un gol ridicolo: gli avversari erano fermi

Menomale che la partita tra Porto e Shakhtar si è chiusa in modo schiacciante, altrimenti le polemiche sarebbero state infinite per quanto successo al 29′ del primo tempo quando un guardalinee in totale confusione prima ha segnalato un fuorigioco (inesistente) alzando la bandierina e poi ha abbassato la bandierina arrecando un danno ai calciatori del Porto che si sono fermati e hanno visto poco dopo finire il pallone in rete. In quel momento lo Shakhtar trova il pari, gol valido, è tutto buono, il VAR conferma. 1-1 e palla al centro, il Porto al netto delle polemiche poi si rimette a giocare, vince largamente e si qualifica per gli ottavi di Champions League. Ma al netto di tutto l'errore clamoroso resta.
Al do Dragao Porto e Shakhtar si giocano un posto agli ottavi, chi vince sarà al secondo posto dietro al Barcellona. Il Porto si impone per 5-3, un risultato rotondissimo che è maturato soprattutto nella ripresa quando gli ucraini sono crollati, pur non mollando fino alla fine.

Galeno è il primo a segnare, al 9′. Lo Shakhtar trova il pari al 29′ tra polemiche feroci. Il gol di Sikan è buono ed è confermato dal VAR. Il fuorigioco non c'è. Ma in realtà l'errore sta a monte. Perché quando lo Shakhtar attacca, anzi manovra, uno degli assistenti dell'arbitro alza la bandierina. Zubkov però non se ne avvede e continua. I calciatori del Porto vedono la bandierina alzata e si fermano. L'arbitro però non stoppa l'azione che continua e termina con il gol di Sikan che sfrutta un errore di Diogo Costa.
I calciatori del Porto protestano in modo vivace, dicono all'arbitro di aver visto la bandierina alzarsi e per questo si erano fermati. Tutto vero. Ma il segnalinee al tempo stesso aveva, poi, abbassato la bandierina, forse perché indeciso o forse perché aveva seguito Kovacs, il fischietto romeno arbitro della partita.

Le proteste sono feroci. Il VAR conferma la rete che è regolarissima. L'italiano Irrati valuta l'azione con attenzione e dichiara all'arbitro Kovacs la regolarità del gol, 1-1 e palla al centro nel vero senso della parola. Da regolamento è giusto dare il gol, l'assistente ha alzato la bandierina, ma a quel gesto non è seguito il fischio dell'arbitro. Quindi l'azione non doveva stopparsi. Ingenui e non poco i calciatori del Porto. Errore madornale sì quello dell'assistente di linea che ha dimostrato di non essere in serata e forse nemmeno all'altezza di una partita così delicata.