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Guai per Bernardeschi, maxi multa al suo stabilimento balneare: trovati 11 lavoratori in nero

Lo stabilimento balneare di Federico Bernardeschi a Massa Carrara, ha ricevuto una multa di poco più di 40mila euro. I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro, nel corso di un evento organizzato dalla struttura, hanno trovato ben 11 lavoratori in nero, ovvero senza regolare contratto di lavoro. La difesa dei gestori: “Erano addetti alle pubbliche relazioni e Bernardeschi non c’entra nulla con questa storia”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Guai in vista per Federico Bernardeschi. L'esterno offensivo della Juventus, tra i grandi protagonisti della cavalcata vincente dell'Italia di Roberto Mancini agli ultimi Europei, si è visto recapitare una multa da oltre 40mila euro (41.600) da parte dei carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Massa Carrara. Motivo? Nel corso di un evento serale, gli agenti hanno trovato 11 lavoratori ‘a nero' ovvero senza regolare contratto di lavoro registrato, nello stabilimento balneare di sua proprietà.

Ecco perché hanno così provveduto a procedere alla sanzione. Bernardeschi ha acquistato da poco questa struttura che in principio, come ricordo oggi ‘Il Tirreno', si chiamava ‘Prinicipe Fossa Maestra'. Uno stabilimento importante specie perché recentemente, lo scorso luglio, il giorno dopo i festeggiamenti a Roma dell'Italia per la conquista degli Europei, Bernardeschi aveva festeggiato proprio lì le sue nozze con Veronica Ciardi, ex concorrente del Grande Fratello.

I gestori dello stabilimento: "Bernardeschi non c'entra niente"

Oggi però il fantasista toscano deve fare i conti con i controlli da parte dei carabinieri che, in collaborazione con i militari di Marina di Carrara, personale ispettivo dell’Ispettorato di Lucca, sono venuti al corrente di tale infrazione. Nello specifico c'erano ben 16 giovani lavoratori totali nel corso dell'evento serale organizzato dallo stabilimento. Di questi, solo in cinque hanno potuto mostrare un regolare contratto di lavoro agli agenti.

‘Il Tirreno' sottolinea però anche la versione raccontata da coloro i quali gestiscono la struttura: "Non si trattativa di personale dipendente dello stabilimento ma addetti alle pubbliche relazioni per quell'evento specifico – poi conclude – Non c'è stato alcun provvedimento di chiusura dell'attività". Nel frattempo però i carabinieri hanno provveduto a formalizzare un provvedimento di sospensione dell'attività che può essere revocata dopo la regolarizzazione di tutti i lavoratori in nero.

Inoltre, la Amare Holi Beach, società con sede a Roma che ha preso in gestione lo stabilimento di Bernardeschi, così come scrive oggi la Stampa, ha voluto chiarire la questione: "Bernardeschi non c'entra niente con questa storia – si legge – E‘ stato il committente privato a portare 11 persone, utilizzati per accompagnare gli ospiti ai tavoli e fare pubbliche relazioni. Su queste persone noi gestori dello stabilimento non avevamo alcun controllo". 

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