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Greta Beccaglia, la giornalista molestata da un tifoso

Greta Beccaglia molestata: “Si è sputato sulla mano e mi ha dato uno schiaffo sul sedere”

La giornalista molestata da alcuni tifosi in diretta TV, Greta Beccaglia, ha raccontato le brutte sensazioni che ha ancora addosso: “Mi sono sentita oltraggiata e violata. Mi sono anche sentita in colpa e mi sono detta che quei jeans non dovevo metterli”. La cosa che le ha fatto veramente male è stata anche un’altra: “Nessuno intorno a me ha detto niente. Tutti vedevano, ma nessuno interveniva”.
A cura di Maurizio De Santis
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Greta Beccaglia ha raccontato le molestie subite in diretta TV, durante il collegamento da Empoli
Greta Beccaglia ha raccontato le molestie subite in diretta TV, durante il collegamento da Empoli
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Greta Beccaglia ricorda tutto con estrema lucidità. E prova rabbia. "Mi sento oltraggiata, violata", dice quando racconta cosa è accaduto all'esterno dello stadio ‘Castellani' dopo la partita Empoli-Fiorentina. Era lì per lavorare, inviata da Toscana TV per documentare il match, raccogliere gli umori dei tifosi ma ha subito insulti sessisti e molestie fisiche perché donna. Perché, le ha rinfacciato l'ignorante di turno sui social e nella vita reale, indossava un jeans attillato e quello schiaffo sul sedere un po' se l'è cercato. Ironia della sorte, nel week-end in cui la Serie A aderiva alla campagna contro la violenza sulle donne

Non erano tifosi quelli ma "carnefici". Un termine molto forte che rende bene l'idea di cosa abbia provato in quel momento, quale siano le brutte sensazioni che ha ancora addosso, espresse a caldo in alcune stories su Instagram. Una in particolare: il senso di colpa, il timore di aver fatto qualcosa di sbagliato a corredo di traumi da stress molto forti a livello emotivo. Un sentimento oscuro scaturito dalla vergogna, dall'impotenza e dall'umiliazione delle persona che resta disorientata. "Mi sono anche sentita in colpa – ha aggiunto la reporter -. Mi sono detta che quei jeans non dovevo metterli, che non dovevo andare dove escono i tifosi. Mi sono anche chiesta se avevo qualcosa di sbagliato".

La reazione immediata "aiutatemi a trovarlo", è servita a elaborare il disagio della situazione: Beccaglia lo ha fatto condividendo il video affinché quella persona fosse identificata così da denunciarla, soprattutto alla luce delle indagini che la polizia sta già svolgendo. "Mi hanno trattata come un palo da prendere a calci per sfogarsi – ha ammesso al Corriere della Sera -".

L'inviata di Toscana TV ha raccontato le brutte sensazioni di quei momenti
L'inviata di Toscana TV ha raccontato le brutte sensazioni di quei momenti

La ricostruzione parte da questa considerazione dolorosa e molto amara: aziona la sequenza videoclip e, frame dopo frame, ripercorre ogni attimo: la pacca molto forte del primo tifoso ("prima si è sputato sulla mano e poi mi ha dato uno schiaffo sul sedere che mi ha fatto male"), le frasi altrettanto pesanti di un altro paio di sostenitori e "un altro uomo incappucciato che mi è venuto addosso e mi ha toccato nelle parti intime". Nonostante tutto Beccaglia ha mantenuto la calma: "Questo non lo puoi fare", ha detto rivolgendosi al suo aggressore in diretta TV conservando un "atteggiamento professionale nei confronti dei telespettatori".

Quattro istantanee molto chiare: non servono altre parole a corredo di quei due minuti e mezzo di collegamento tremendi. E la cosa che le ha fatto veramente male è stata anche un'altra: "Nessuno intorno a me ha detto niente. Tutti vedevano, ma nessuno interveniva". Quanto al "non te la prendere, andiamo avanti" pronunciato in studio dal collega, Giorgio Micheletti, ha aggiunto: "È un professionista serio. Non s'è reso conto di quello che realmente stava accadendo. Si è scusato molte volte e mi ha invitata a denunciare tutto".

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