Gilardino rivede in TV i casi da moviola di Pisa-Fiorentina e resta senza parole: non lascia spazio a dubbi

Alberto Gilardino guarda in diretta tv la moviola di Pisa–Fiorentina e gli viene un sorriso beffardo, amarissimo, quando gli mostrano l'episodio che più di tutti lo ha fatto sobbalzare dalla panchina: il tocco di mano di Pongracic su cross di Bonfanti. "Credo che sia molto chiaro…", dice il tecnico che chiude il collegamento con DAZN usando un'espressione del viso che si commenta da sola. Poi c'è stata la rete annullata a Meister per una "regola che non condivido in generale nel calcio". Non ha davvero bisogno di aggiungere altro. Sorride per non piangere. E piangere non è cosa che lo contraddistingue. Nemmeno urlare allo scandalo in tv nonostante la sua squadra esca pesantemente penalizzata da certe decisioni.
Perché l'arbitro Manganiello non ha dato rigore per il mani di Pongracic
"C'era un mano in area di rigore su cross di Bonfanti". Gilardino scandisce la frase con calma serafica in diretta tv. Qualcun altro al posto suo sbotterebbe al momento delle interviste, invece preferisce concentrarsi sulla prestazione della sua squadra. Questione di mentalità: non vuole fornire alibi al gruppo ma lasciar prevalere l'idea che si può e si deve essere più forti degli episodi. Ecco perché chiarisce: "Sono orgoglioso per la prestazione, l’atteggiamento, l'attitudine avuti all’interno della partita".

Poi ci sono i dubbi che restano e costano punti pesanti: perché Manganiello non ha assegnato il tiro dal dischetto al Pisa? Con ogni probabilità non lo ha ritenuto punibile perché la palla è stata calciata da distanza ravvicinata ma le immagini hanno mostrato altro che, forse, una revisione al Var avrebbe portato a una valutazione differente di quel frangente. Il braccio del calciatore viola non era affatto lungo il corpo ma un po' largo e, di fatto, ha aumentato il volume del corpo. E se il direttore di gara l'ha ritenuto congruo la sua interpretazione stride rispetto a quanto successo una settimana fa al Maradona quando, ironia della sorte, proprio al Pisa è stato concesso un penalty per un mani di rimbalzo di Beukema.
La regola sui falli di mano che Gilardino "condivide"
Il gol di Meister è stato molto bello per esecuzione e traiettoria, ma la conclusione era viziata da un precedente fallo di mano che, dopo revisione, ha portato il direttore di gara ad annunciare la motivazione della decisione al pubblico. "Non condivido questa regola, non la condivido nel calcio in generale. L'accettiamo con amarezza".

A cosa si riferisce Gilardino? Al cosiddetto caso della rete segnata dopo un tocco accidentale: da regolamento, "una rete non è valida se viene segnata subito dopo che il pallone ha toccato le mani/braccia dello stesso giocatore, anche se il tocco è stato accidentale". In sintesi, il fischietto ha punito il vantaggio immediato sfruttato da Meister. Gilardino, però, non è convinto.
La valutazione di Marelli sui casi da moviola di Pisa-Fiorentina
Sul gol annullato al Pisa Marelli ha spiegato in diretta a DAZN: "Dopo il contrasto con Mandragora, Meister ha toccato col polso sinistro e poi ha tirato: il gol deve essere annullato". Quanto al rigore reclamato dal Pisa: "Nel primo caso la posizione delle braccia è naturale e il pallone arrivava veramente da un metro, per me non era rigore".