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Gattuso su Cannavaro: “Che cu*o che ha, bello e profumato, subito ai Mondiali. Io son qui in trincea”

Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa subito dopo le convocazioni e prima del doppio confronto con Estonia e Israele. Allentando una tensione latente con una battuta sull’amico di sempre Fabio Cannavaro, neo ct dell’Uzbekistan già qualificato ai Mondiali: “L’ho chiamato, l’ho sentito e gli ho detto che c*lo che hai… e io qui, in trincea…”
A cura di Alessio Pediglieri
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Gennaro Gattuso ha tenuto la consueta conferenza stampa prima della doppia sfida dell'Italia per le prossime due gare di qualificazione ai Mondiali 2026 contro Estonia e Israele. Un appuntamento che l'Italia manca da due edizioni ma che ha visto già la presenza ufficiale di un ex campione del mondo 2006 ed ex compagno del ct azzurro, Fabio Cannavaro, fresco ct del già qualificato Uzbekistan cui ha rivolto una battuta che ha allentato la tensione: "L'ho chiamato… che c…o che hai, bello e profumato e già al Mondiale. Io invece sto qui, in trincea".

Gattuso e i Mondiali, pensando a Cannavaro: "L' ho chiamato… lui già al Mondiale e io mi ritrovo qui, in trincea…"

Prima l'Estonia, poi Israele: Gattuso prova a fare un passo alla volta, senza fretta e soprattutto senza anticipare le situazioni in un contesto che è già di per sé delicatissimo attorno alla Nazionale italiana e in attesa della sfida del 14 ottobre ad Udine. Una tensione latente che il ct ha provato a allentare approfittando una domanda sulla neo avventura di Fabio Cannavaro, sulla panchina dell'Uzbekistan, nazionale che si è già qualificata per il torneo iridato 2026: "Non gli ho scritto, l'ho chiamato, l'ho sentito. E gli ho detto…. che c…o che hai: bello e profumato, ti metti il gel e sei già al Mondiale. Io invece son qui in trincea…"

Gattuso pensa a una gara alla volta, l'Estonia prima di Israele: "Abbiamo tutto da perdere, non sarà facile"

Una battuta che non distoglie il ct dalla propria delicata posizione ben sapendo che quanto aspetta la Nazionale saranno giorni difficili dentro e fuori dal campo: "Non nascondo che la situazione non è semplice". Ma prima c'è la partita più vicina, contro l'Estonia. Primo gradino da superare e che per Gattuso rappresenta un grattacapo da affrontare con la determinazione giusta: "Con l'Estonia abbiamo tutto da perdere. Ci sarà da battagliare e fare fatica, non sarà facile". E da affrontare con un assetto che ha già fatto bene e convinto: "Sarebbe folle toccare qualcosa che ha funzionato, quindi sì. Poi vediamo, ci ritroviamo solo oggi perché ieri ho dato mezza giornata ai ragazzi, gli allenamenti li iniziamo oggi…"

L'Italia e le scelte di Gattuso: "Chiesa? Nessun caso, non è al 100%. Spinazzola l'ho ringraziato per la disponibilità"

Che Italia sarà? Per Gattuso la solita con tanta fiducia per Kean: "Gli ho parlato e gli ho detto di non cercare alibi, ma di dare in questo momento qualcosa di più perché abbiamo bisogno di lui. I numeri dicono che gli attaccanti stanno bene". Poi sulla difesa: "Vedremo cosa sia la soluzione migliore, perché devo essere bravo e mettere il mio ego da parte visto che non è il mio modulo preferito". Infine sui presenti e gli assenti, partendo da Chiesa: "Non c'è perché non è ancora al 100%, nessun caso o segreto. Come con gli altri parlo molto anche con lui. Chi c'è l'ho scelto in vista delle prossime gare: Nicolussi Caviglia dà qualità ed equilibrio, Cambiaghi fa benissimo entrambe le fasi. Spinazzola? Lo devo ringraziare, davanti all'infortunio di Politano ha dimostrato assoluta disponibilità e non è scontato a 32 anni". 

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