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Flamengo, la confessione di Gabigol: “Ho passato momenti difficili, non mi sono arreso”

L’attaccante brasiliano del Flamengo, in prestito dall’Inter, è diventato l’eroe del Mengao dopo la finale di Copa Libertadores 2019 ma in un’intervista al al quotidiano portoghese A Bola, ha parlato delle sue scelte passate: “Non rimpiango le scelte che ho fatto, Jorge Jesus mi ha cambiato la vita”.
A cura di Vito Lamorte
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È il momento di Gabigol. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato ma l'ex attaccante dell'Inter, ancora di proprietà dei nerazzurri, lo scorso 23 novembre ha deciso la finale di Coppa Libertadores 2019 con una doppietta contro il River Plate ed è entrato nella storia del calcio sudamericano e mondiale. L'attaccante del club di Rio de Janeiro ha realizzato 9 reti nel massimo torneo continentale in America Latina che si aggiungono alle 22 segnate in campionato brasiliano: una crescita impressionante quella dell'ex calciatore nerazzurro, che a Milano non aveva convinto nella stagione 2016/2017. Gabriel Barbosa Almeida, nel corso di un'intervista al quotidiano portoghese A Bola, ha parlato delle sue scelte passate:

Non rimpiango le scelte che ho fatto, perché le ho fatte in maniera consapevole, insieme alla mia famiglia. Come ho detto in passato, alcune cose non sono andate come volevo negli ultimi anni. Ma non mi sono mai arreso, non ho mai chinato la testa, perché sapevo che la svolta sarebbe arrivata.

Gabigol: Sono grato a Jesus, mi ha dato visione diversa

Fondamentale è stato il lavoro del tecnico del Flamengo, il portoghese Jorge Jesus, con cui aveva già lavorato ai tempi del Benfica, dove non aveva lasciato il segno così come a Milano sponda nerazzurra:

Ha avuto molta fiducia, ha chiarito che credeva nel mio potenziale. Parliamo sempre, dal primo giorno. Questo è stato fondamentale per la mia crescita e insieme di quella di tutti i giocatori del nostro gruppo. Ho lavorato con grandi allenatori che mi hanno aiutato molto a plasmare la mia carriera, come atleta, come persona. Ma credo che lui mi abbia reinventato. Ora sono un altro giocatore: tecnicamente, fisicamente e anche tatticamente. Jesus mi ha dato una visione diversa di tutto. Sono così grato a lui, mi ha davvero cambiato la vita.

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