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Espelle 2 calciatori, si scatena l’inferno: pestaggio all’arbitro, spunta anche un’arma

La sequenza delle immagini racconta tutto: le proteste sono diventate minacce e poi aggressione fisica. L’episodio è avvenuto durante una partita di calcio a Santiago, capitale del Cile.
A cura di Maurizio De Santis
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Le immagini della violenta aggressione subita dal direttore di gara in Cile.
Le immagini della violenta aggressione subita dal direttore di gara in Cile.

C'è un istante del video mostrato da CHV Noticias che è inquietante. Ritaglia uno dei momenti peggiori di quanto accaduto in Cile, durante una partita di calcio regionale giocata a Quinta Normal (quartiere residenziale della capitale, Santiago) tra le squadre Población Carrascal e Juventud Tricolor.

L'arbitro è circondato, strattonato, spinto. Prova a divincolarsi, a proteggersi dai colpi, cerca una via di fuga. Crede di trovarla quando alcune persone gli fanno da schermo tentando di evitare il peggio ma alle spalle sbuca una persona che estrae qualcosa dai pantaloni. Si avvicina al direttore di gara e lo colpisce con forza. Gli rifila un colpo secco con quello che è a molti è parso il calcio di una pistola. Pochi istanti dopo quella stessa persona si allontanerà frettolosamente nascondendo qualcosa sotto la cintura.

Perché si è arrivati a tanto, cosa ha provocato quelle scende di inaudita violenza? Serve riavvolgere il nastro e ricostruire la successione degli eventi. La miccia che ha fatto esplodere il caos è stata la doppia espulsione sancita dall'arbitro: il "rosso" a due giocatori della Juventud Tricolor, col risultato di 2-2, ha acceso gli animi. Il resto è stata la naturale conseguenza di proteste che sono diventate minacce e poi aggressione fisica.

Il momento in cui una persona che si trovava in campo s'è avvicinata all'arbitro per colpirlo con quella che è sembrata un'arma.
Il momento in cui una persona che si trovava in campo s'è avvicinata all'arbitro per colpirlo con quella che è sembrata un'arma.

La sequenza delle immagini racconta tutto meglio di mille parole: l'arbitro riceve un calcio nel fianco, si piega per il dolore e un altro giocatore gli rifila un pestone nello stomaco, un altro ancora gli molla un paio di sberle sulla testa. Ma non è finita, quel pestaggio brutale continuerà anche quando, riuscito a sfuggire alla furia, il fischietto verrà raggiunto e malmenato ancora.

Ci vorrà del tempo prima di uscire dal campo mentre sugli spalti il pubblico defluisce impaurito per come è degenerata la situazione. Sul rettangolo verde accade anche dell'altro… è in quei momenti turbolenti che si nota la persona colpire alla testa l'uomo con quello che è stato identificato come il calcio di un'arma da fuoco.

L'autorità ha ricevuto il materiale audiovisivo, le conseguenze scaturiranno dalla denuncia per rissa e detenzione illegale di armi, dall'esposto fatto dal direttore di gara alla polizia per le ferite riportate durante la colluttazione nella quale è rimasto coinvolto suo malgrado.

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