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Ermal Meta: “Preferirei lo scudetto del Napoli al successo al Festival di Sanremo”

Ermal Meta è uno dei favoriti per la vittoria finale del Festival di Sanremo 2021. Ma il cantante italo-albanese baratterebbe il successo bis a Sanremo (lo ha già vinto tre anni fa) con il successo del Napoli: “Sono tifoso del Napoli e mi fa rabbia vedere la squadra cosi giù in classifica. Tra il successo al Festival e lo scudetto del Napoli sceglierei lo scudetto”.
A cura di Alessio Morra
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Ermal Meta il Festival di Sanremo lo ha già vinto e sabato potrebbe fare il bis. Il cantante italo-albanese è al comando della classifica generale di Sanremo. Per i bookmakers è il favorito. Ma nonostante ciò se potesse scegliere tra il bis a Sanremo e lo scudetto del Napoli non avrebbe dubbi, opterebbe per lo scudetto all'ombra del Vesuvio: "Tra la vittoria al Festival e lo scudetto al Napoli sceglierei lo scudetto al Napoli. Sarebbe fantastico".

I consigli a De Laurentiis di Ermal Meta

Ermal Meta ha già ottenuto un successo in questa edizione di Sanremo, vincendo la serata delle cover, cantando ‘Caruso' del grande Lucio Dalla, facendosi accompagnare dall'ensemble partenopeo Napoli Mandolin Orchestra. In un intervista rilasciata a Radio Kiss Kiss ha parlato della sua passione per il club di De Laurentiis, a cui ha consigliato un paio d'acquisti e e ha chiesto pure di confermare Gattuso:

Sono tifoso del Napoli. Mi fa molta rabbia vedere la squadra così giù in classifica. Ma alcune squadre sono così, si amano e basta. A De Laurentiis consiglierei di tenere Gattuso ma anche di rinforzare un po' la squadra, soprattutto a centrocampo. Vedere Ibra al Napoli sarebbe figo. Ma serve un centrocampo più forte, il Napoli è una squadra iconica. Un Barella lo vedrei benissimo in azzurro. Messi si nasce, Gattuso si diventa. Giocare senza tifosi è più dura rispetto a cantare senza pubblico. Mi piace il Napoli e pure il Bari, De Laurentiis è il mio presidente. A lui dico che si può dare di più. Forza Ringhio cento volte.

Maradona, Cavani e Lavezzi

Poi c'è stato spazio per i ricordi sui campioni del passato, quelli che ha visto da tifoso: "Lavezzi e Cavani mi hanno emozionato", e soprattutto chi ha adorato e cioè Maradona. Il giorno dopo la morte di Diego scrisse sui social un post carico d'affetto:

Nessuno come lui ha fatto sognare una città, una nazione, una generazione. La particella divina era finita incastonata nel suo piede sinistro probabilmente dalla nascita, ma per una sola volta, il 22 giugno del 1986, a causa di uno scossone o di un disperato bisogno, risalì verso le parti alte del corpo correndo in aiuto. Fu così che nacque la Mano de Dios.

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