“È arrivato il momento di diventare uomo”: Esposito ci mette la faccia, ha imparato la lezione
Sebastiano Esposito è uno che è sempre stato abituato a far parlare il campo. Doti tecniche importanti e duttilità per il classe 2002 che all'Inter ha dimostrato già di avere nelle corde le potenzialità di diventare un protagonista del calcio del futuro. Per permettergli di giocare di più e di mettere nelle gambe più minuti, i nerazzurri lo hanno girato in prestito a SPAL, Venezia e Basilea. In Svizzera le cose sembravano andare molto bene per il ragazzo di Castellammare di Stabia (4 gol e 5 assist in 18 presenze) fino a circa una settimana fa, quando è iniziato un periodo tutt'altro che positivo che gli è costato anche molte critiche.
Tutto è iniziato con il rifiuto di entrare in campo a 10′ dalla fine in Conference League, con annesso strascico di polemiche ed esclusione da parte del Basilea. Prima la smentita via social, poi rimossa, e poi le scuse per Esposito che ha provato a non lasciarsi destabilizzare da quanto accaduto. Gli strascichi però di nervosismo però gli hanno giocato un brutto scherzo visto che in occasione del match di Super League contro il Grasshoppers, il ragazzo campano entrato nella ripresa, si è fatto espellere dopo un faccia a faccia con due avversari. Una situazione che lo ha fatto nuovamente finire nell'occhio del ciclone, visto che i tifosi svizzeri a più riprese lo hanno attaccato sui social.
Non un momento da ricordare con il sorriso dunque per Sebastiano, che però ha deciso di ripartire proprio da qui e metterci la faccia. La base per crescere e migliorarsi è imparare dai propri errori, e il giocatore di proprietà dell'Inter vuole proprio tornare a pedalare a testa bassa, rinascendo dalle sue stesse ceneri. È quello che ha annunciato lui stesso sul suo profilo social, attraverso un lungo messaggio di scuse. Il classe 2002 si è dimostrato pronto ad assumersi le proprie responsabilità: "Non è un periodo particolarmente facile per me, ma è doveroso provare ad archiviarlo con la cosa più giusta da fare: chiedere scusa a tutti, tifosi, club (che mi ha fatto sentire a casa dal primo giorno), compagni di squadra (che con il passare del tempo sono diventati la mia seconda famiglia) e avversari. Si dice sempre che noi giovani dobbiamo fare esperienza e ho capito che proprio in questi momenti difficili s’impara e si cresce, analizzando gli errori e prendendosi le responsabilità. È in questi momenti che, affrontando le difficoltà con la mentalità giusta, si diventa grandi".
È arrivato dunque il punto della svolta per l'attaccante, che dopo aver spiegato cosa c'è dietro al suo nervosismo non si è concesso attenuanti. Per lui è il momento di guardare avanti e fare il salto di qualità a livello umano e professionale: "Inutile cercare giustificazioni: la rabbia e la frustrazione per gli infortuni, la mancanza del pallone tra i piedi e dell’adrenalina del gol, non giustificano alcun gesto sbagliato. Ma aiutano a capirne le radici, per riflettere, ragionare e imparare. E possibilmente migliorare, come persona e come calciatore. È arrivato il momento di diventare uomo, l’età è solo un numero che non mi impedirà di farlo. Ora non posso fare altro che voltare pagina e lavorare sodo per costruire un futuro migliore. Forza Basel!".
