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Dries Mertens, rinnovo bloccato con il Napoli: Chelsea in pressing, Inter sullo sfondo

Il rinnovo del contratto di Mertens con il Napoli è bloccato, sul belga è forte il pressing del Chelsea: Lampard ha chiesto al club un sacrificio per avere un attaccante che, nonostante i 33 anni, rappresenta un ottimo investimento per il rapporto qualità/prezzo. Può essere rilevato a parametro zero, gli fa la corte anche l’Inter.
A cura di Maurizio De Santis
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Contratto biennale da 10 milioni netti più bonus alla firma per rinnovare il contratto in scadenza tra un mese. È l'ultima offerta fatta dal Napoli a Dries Mertens perché resti in azzurro. Difficile Aurelio De Laurentiis si spingerà oltre tant'è che fino a poco prima dello scoppio della pandemia l'intesa tra le parti sembrava sancita mentre adesso, dopo due mesi di "lockdown" e blocco forzato di tutta l'attività agonistica, quelle certezze non esistono più. E le insidie non mancano.

La corte serrata di Chelsea e Inter. Il belga vacilla tra la voglia di restare in una città che lo ha conquistato poco alla volta (e di cui è divenuto un idolo), la proposta suggestiva che arriva dalla Premier League (con Lampard che ha chiesto al Chelsea un sacrificio per averlo in Blues) e la corte serrata dell'Inter che lo vorrebbe a Milano per affiancarlo al connazionale, Lukaku. Volare in Inghilterra comporterebbe un cambio radicale, perché differenti sono i ritmo e i tempi del campionato d'Oltremanica, ma a Londra saprebbero come "ricompensarlo". Dirigersi un po' più a Nord nella geografia della Serie A potrebbe stuzzicarlo, considerate le ambizioni della squadra di Antonio Conte (tanto in Italia quanto in Champions), e gli porterebbe in dote un'offerta allettante (5 milioni a stagione con tanto di bonus).

Non chiamatelo "usato garantito". A 33 anni Mertens rappresenta il miglior investimento considerato il rapporto qualità/prezzo: lo si può ingaggiare a parametro zero ed è un ottimo affare sia per la duttilità tattica (può ricoprire tutti i ruoli nel reparto offensivo) sia per le potenzialità espresse in questi anni anche in Europa (ne sanno qualcosa a Liverpool…); è ancora fisicamente integro.

Un peccato lasciarlo sfuggire: sia per il Napoli, che perderebbe una figura di riferimento all'interno del gruppo (oltre a una risorsa preziosa, che assicura uno standard medio/alta di competitività); sia per qualsiasi club decida di puntare su di lui. "Ciro" decide – come lo hanno ribattezzato i tifosi, a testimonianza della simbiosi raggiunta con la città -. La scelta non è facile: prevarrà il cuore oppure la ragione?

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