Dopo i sanguinosi scontri in Copa Sudamericana, Independiente e Universidad squalificati fino al 2028

Mano pesantissima da parte della Conmebol che ha deciso di squalificare da qualsiasi competizione sotto il suo patrocinio, entrambi i club coinvolti nei sanguinosi scontri avvenuti in occasione del match di Copa Sudamericana, in seguito ai quali la gara è stata sospesa. Gli argentini dell'Independiente e i cileni dell'Universidad de Chile sono stati esclusi immediatamente dal torneo e non potranno partecipare ad altre competizioni internazionali fino al 2028 anche se nei rispettivi campionati si dovessero qualificare.
Il comunicato ufficiale: club esclusi dalle competizioni sudamericane fino al 2028
Un comunicato ufficiale che non è tardato ad arrivare a poche ore da quella che per molti è stata definita una vera e propria "mattanza" tra le due tifoserie a margine dell'ottavo di finale di Copa Sudamericana allo Stadio di Avellaneda. Il match è stato prima interrotto per circa mezz'ora poi, di fronte ai violentissimi ed efferati tafferugli sugli spalti, è stato sospeso definitivamente. "L'istituzione agirà con la massima fermezza, in conformità con le disposizioni della Commissione Disciplinare", aveva anticipato la Conmebol in un comunicato deciso da parte dell'organo di governo del calcio sudamericano che aveva annunciato anche "l'applicazione delle relative sanzioni nei confronti delle due squadre". Che sono puntualmente arrivate: club eliminati seduta stante dall'attuale torneo e squalificati fino a fine 2027 da ogni competizione sudamericana.
Un tifoso ricoverato in terapia intensiva: per scappare agli ultrà si era gettato nel vuoto
Le immagini e i video che hanno documentato quanto accaduto allo Stadio di Avellaneda hanno sconcertato il mondo del calcio e non solo, mostrando la crudezza degli scontri tra le due tifoserie che hanno portato all'arresto di oltre 300 tifosi e il ricovero di decine di persone. Tra cui un tifoso cileno in gravi condizioni, ancora in terapia intensiva e dalla prognosi riservata. Si tratta dell'uomo che in alcuni video, per sfuggire al linciaggio dei tifosi argentini, scavalca una barriera di protezione e decide di lanciarsi per diversi metri nel vuoto delle tribune. Intanto emergono ulteriori sconcertanti particolari di quei minuti spaventosi: gli ultrà di casa, dell'Independiente, avrebbero anche provato a scardinare i cordoni di sicurezza e irrompere negli spogliatoi della squadra cilena. Solo la resistenza delle forze dell'ordine hanno evitato una ulteriore possibile carneficina.
Le polemiche dopo gli scontri: stadio devastato e sicurezza sotto inchiesta
Dopo quelle degli scontri, si moltiplicano anche le immagini che ritraggono le condizioni dello stadio, distrutto in gran parte con sedute divelte, pezzi di marmo e colonne usati come proiettili, inferiate e barriere di sicurezza trasformate in improvvisate spranghe e armi d'offesa. Sotto inchiesta, intanto, è finito anche il reparto di sicurezza con i tifosi della squadra cilena che hanno denunciato la totale mancanza di protezione all'interno dello stadio, con poliziotti e stewards che sono intervenuti in colpevole ritardo.