Di Canio è deluso da Openda, non ci può credere: “Quel tiro grida vendetta, ha fatto un piattino”

I tifosi della Juventus hanno ancora davanti agli occhi l'occasione di Openda che poteva regalare il pareggio contro il Real Madrid a una manciata di minuti dalla fine della partita. Invece l'attaccante ha tirato male e si è divorato il gol, con grande rammarico di Tudor in panchina che stentava a crederci: è il rimpianto più grande dei bianconeri al Bernabeu, usciti sconfitti per 1-0, e anche il rimprovero principale di Paolo Di Canio.
Negli studi di SkySport l'ex giocatore bacchetta il bianconero che avrebbe potuto cambiare ogni cosa. La Vecchia Signora non ha sfigurato al cospetto dei Blancos e più di una volta è arrivata vicino alla rete, ma alla fine torna a casa con una sconfitta che rende più allarmante la situazione, nonostante dal campo siano arrivati segnali positivi.

Di Canio bacchetta Openda
L'errore del belga è stato piuttosto clamoroso e avrebbe potuto rendere meno amara la trasferta della Juve che è arrivata a un soffio dal pareggio contro il Real Madrid. Di Canio non usa mezzi termini per parlare di Openda che proprio non gli è piaciuto: "Openda ha perso troppo tempo per tirare e alla fine ha fatto una conclusione troppo timida. Purtroppo bene la squadra sul piano tattico ma poi arrivi lì davanti e non riesci a metterci la dovuta cattiveria. La Juve ha fatto il calcio e la partita che doveva fare. Alla fine il pari ci poteva stare ma quel tiro di Openda grida vendetta, ci mette troppo tempo a calciare e ha voluto piazzare, lui doveva essere più cattivo e invece è abituato a giocare un calcio disincantato nel Lipsia. Quello che ha fatto è stato un piattino, non un piatto forte".
Alla fine però l'ex giocatore tira le somme, guardando anche alla prestazione generale dei bianconeri che non hanno sfigurato contro una delle squadre migliori d'Europa. Sicuramente l'attaccante non è promosso, perché l'errore davanti alla porta pesa tanto, ma non è stata neanche tutta colpa sua: "Comunque non voglio gettare la croce addosso a un giocatore che gioca anche poco in questa squadra, resta la buona impressione e un dubbio, devono fare un’altra partita contro le squadre meno attrezzate".