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De Zerbi fa saltare in aria il Manchester United: lo spogliatoio è una polveriera, si sfidano in 4

Bruno Fernandes, Scott McTominay, Lisandro Martinez e Victor Lindelof. Questi i quattro giocatori che si sarebbero fronteggiati nella post sconfitta contro il Brighton. Faccia a faccia duri che evidenziano il clima di tensione attorno al club. Che ha dovuto smentire l’episodio.
A cura di Alessio Pediglieri
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La durissima sconfitta subita in Premier League a Old Trafford davanti al proprio pubblico dal Brighton di De Zerbi ha letteralmente fatto saltare in aria lo spogliatoio del Manchester United. Almeno stando alle ricostruzioni, anche dettagliate, attraverso indiscrezioni che raccontano di un duro faccia a faccia tra gli uomini più rappresentativi di ten Hag. Con i Red Devils costretti alla smentita.

Forse non è andata come raccontato dal "The Sun" che ha svelato un retroscena ad altissima tensione nella pancia di Old Trafford dopo la clamorosa sconfitta subita dai Diavoli di Manchester ad opera di un sempre più stupefacente Brighton, vittorioso per 1-3, perfettamente assemblato da un de Zerbi che si conferma tra i più interessanti tecnici di tutta la Premier. Ma qualcosa è accaduto nel cuore dello spogliatoio dove sarebbero volate parole pesanti e solo l'intervento di ten Hag avrebbe evitato lo scontro fisico.

Secondo il tabloid inglese il capitano Bruno Fernandes è stata una delle principali stelle coinvolte, che "ha affrontato il proprio compagno di squadra, Scott McTominay" in un crescendo di tensioni che avrebbero fatto perdere ben presto il controllo della situazione, ulteriormente accesa coinvolgendo anche i difensori Lisandro Martinez e Victor Lindelof che "si sono presi l'uno contro l'altro". Erik ten Hag si sarebbe poi adoperato per riportare l'ordine – racconta il "The Sun" – "cercando di ristabilire calma e ordine".

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Dunque, un racconto particolarmente dettagliato con nomi e cognomi ben precisi che è subito rimbalzato sulle prime pagine dei quotidiani del settore. Dopotutto, a Manchester United si sta vivendo l'ennesimo inizio difficile di stagione. Il club è impantanato tra delicate vicende extra-sportive, come la gestione del ‘caso' Antony, coinvolto nella denuncia per violenza domestica dalla sua ex compagna, la gestione di alcune difficili situazioni come ciò che riguarda Jadon Sancho e l'ex capitano Harry Maguire.

Senza dimenticare i risultati sul campo tutt'altro che positivi: tre sconfitte in cinque partite di Premier. E adesso la notizia di uno spogliatoio-polveriera, il tutto poco prima dell'esordio del club in Champions League, che avverrà mercoledì contro il Bayern Monaco.

L'ultimo gossip ha però colto nel segno, perché il Manchester United si è ritenuto in dovere di smentire in via ufficiale quanto trapelato dal "Sun" e il "Daily Mail" si è fatto carico delle parole arrivate da persone vicino al club: non c'è stato alcun confronto, tantomeno violento, negli spogliatoi.

Ma la tensione è evidente e palpabile, le critiche dietro l'angolo e che qualcosa si possa già essere incrinato a non meno da un mese dall'inizio della stagione appare palese anche dai commenti di chi il mondo United lo conosce e vive da sempre, come Gary Neville bandiera in campo per 20 anni e oggi primo critico di un ambiente tossico, in cui il problema principale è la mancanza di un cambio di proprietà voluto da tutti e un gruppo di giocatori che non sentono la maglia.

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