549 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

De Rossi tira fuori il telefono in conferenza e legge un tweet della Lazio: è una risposta a Lotito

Daniel De Rossi risponde a Claudio Lotito sulla vicenda Ndicka nel corso della conferenza stampa di Roma-Bologna. Il tecnico dei giallorossi tira fuori il suo smartphone e legge il tweet dei biancocelesti: “Non ho mai visto un tweet per un codice giallo”.
A cura di Fabrizio Rinelli
549 CONDIVISIONI
Immagine

Daniele De Rossi in conferenza stampa analizza la partita della sua Roma contro il Bologna in campionato e ne approfitta per rispondere al presidente della Lazio, Claudio Lotito. Il patron dei biancocelesti si era detto sorpreso dal fatto che la partita contro l'Udinese dei giallorossi fosse stata sospesa per un codice giallo, in riferimento al malore in campo a Ndicka. L'allenatore della Roma così prende la palla al balzo e all'improvviso, rispondendo a precisa domanda di un giornalista, tira fuori il suo smartphone e legge il tweet della Lazio pubblicato quella sera.

"Mi ero preparato – esordisce con un sorriso De Rossi – Qui c'è un tweet delle 8.42 della Official SS Lazio che dice: ‘Forza Evan ti siamo vicini'. Io non ho mai visto fare un tweet a nessuna squadra del mondo per un codice giallo". De Rossi continua: "Quindi quando siamo andati via dallo stadio, alle 8.42, c'era ancora la percezione che potesse trattarsi di qualcosa di grave – spiega – Non lo è stato e penso che dovremmo essere contenti e nessuno debba rinfacciarci che Ndicka non sia morto o che non sia arrivato all'ospedale con i postumi di un infarto".

De Rossi ha spiegato così in modo esaustivo il suo stupore per quelle parole: "Quando parlavo di gente che vede il marcio anche questo è il caso – continua – Su 30mila persone allo stadio nessuno pensava credo che volessimo risparmiare 20 minuti per un vantaggio nostro". A quel punto l'allenatore della Roma prosegue la sua risposta al presidente biancoceleste: "Se te lo mandano in direct dei ragazzini ti può dar fastidio 30 secondi e poi passa – aggiunge – E invece è uscita fuori questa cosa che come se il fatto che Ndicka non fosse morto e non fosse grave era una nostra colpa. Come se non bastasse il fatto di essere spaventati per quanto accaduto".

L'allenatore della Roma si dice deluso da Lotito e da questa risposa che non si aspettava, specie per il rapporto che c'è con il presidente della Lazio nonostante la rivalità calcistica: "Peccato, perdiamo quello slancio che dovremmo avere per migliorare – spiega ancora – Dispiace anche perché col presidente Lotito al di là della nostra squadra d'appartenenza ho un bel rapporto ma stavolta ha sbagliato, non andava detta questa cosa, magari gli è sfuggita, è stata un colpo a vuoto. Perdiamo occasioni per fare un passo avanti".

Il momento un cui Ndicka accusa il malore in campo.
Il momento un cui Ndicka accusa il malore in campo.

Sulla partita col Bologna poi De Rossi si dice entusiasta di vedere in campo il lavoro svolto da Thiago Motta e dalla società emiliana: "Sta facendo un capolavoro per cui i miei complimenti sono sempre sinceri a Thaigo e alla società che ha costruito un gioiello così". Poi De Rossi interviene anche sull'altra vicenda relativa al mancato spostamento della partita della Roma in vista della semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen: "Mi trovo allineato con le parole della società, la stessa Serie A ha sempre aiutato le squadre e le altre impegnate in Europa gestendo gli orari per arrivare nella maniera migliore col massimo del recupero e qui si è creato un precedente particolare – spiega -. È la prima volta che non viene accordata la tempistica migliore per una semifinale così importante".

L'allenatore giallorosso dice dispiaciuto da chi ha preso questa decisione: "Mi dispiace che il presidente Casini non abbia ascoltato le nostre richieste al pari di Butti che è un uomo di calcio, mi dispiace che non ci abbia capito e aiutato, sa benissimo quanto possa influire un giorno in più o in meno, anche solo sui viaggi che possano essere importanti per una squadra". Ma De Rossi vuole chiudere il discorso: "Può essere devastante se diciamo sempre che non ci hanno aiutato – conclude – Ma io da adesso in poi non ne parlo più e la gestiremo in altre sedi".

549 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views