Dall’estero un solo coro su Pogba: o si taglia lo stipendio o rescissione anticipata con la Juve

Zero. Come la spesa che ha dovuto effettuare la Juventus quest'estate per pagare il cartellino di Paul Pogba, svincolato di ritorno da Manchester, dove non ha più trovato la serenità necessaria per riprendersi il proprio posto da protagonista nel calcio che conta. Zero anche però come i minuti giocati fino ad oggi con la maglia della Juventus in tutte le competizioni. Perché il centrocampista francese è da inizio stagione infortunato e ancora non si sono capite le tempistiche di rientro e, anche se in Italia tutto tace, dall'estero iniziano a rimbalzare sempre più frequenti indiscrezioni su una possibile rescissione anticipata.
L'ultima sponda l'ha offerta direttamente Allegri nell'ultima conferenza stampa quando ha presentato la gara, poi vinta e che è valsa la semifinale contro l'Inter di Coppa Italia, con la Lazio: "Paul da aprile ha fatto 15 giorni di preparazione con la Juventus, 45 minuti (in amichevole) e poi si è fermato. I miracoli? Nessuno li può fare, bisogna che il suo corpo e il suo ginocchio si riadattino. Dobbiamo navigare a vista". Questa la situazione, per poi aggiungere con il classico sarcasmo tutto livornese: "Ci vuole pazienza. Paul ha fatto bene in allenamento, però ci vuole ancora tempo. Magari fra due o tre mesi sarà in condizioni ottimali…"
Parole che non sono cadute di certo nel vuoto a tal punto che subito dalla Francia già nella giornata di giovedì 2 febbraio erano rimbalzate alcune indiscrezioni – che per alcuni erano già certezze – di una rottura definitiva con il club bianconero. Riportando anche i malumori da parte dei tifosi che hanno sempre aspettato Pogba, soprattutto per ripagare il debito verso un giocatore che nella sua prima parentesi juventina aveva lasciato un segno indelebile. Ma anche i più pazienti, hanno manifestato qualche fastidio, davanti alla complicata situazione societaria che si è riversata in ambito sportivo e che richiede l'aiuto di tutti.

Non quello di Pogba che resterà ancora in infermeria, aumentando il tempo senza giocare, oramai arrivato a oltre sei mesi che gli sono costati anche i Mondiali. E diventando sulla carta uno dei più costosi acquisti a parametro zero mai effettuati dal club: a fronte degli otto milioni di ingaggio annui, al momento – considerando solamente i 45 minuti giocati in amichevole – Pogba sta costando circa 170 mila euro a minuto. E così, anche dall'Inghilterra sono rimbalzate voci sempre più insistenti di una possibile rescissione anticipata del contratto. Il ‘Daily Mirror‘ ha tirato le fila della cordata dei tabloid anglosassoni, spiegando l'eventuale dinamica dei prossimi eventi.

Pogba è legato alla Juventus con un contratto fino al 2026 a 8 milioni di euro ma la sua assenza potrebbe spingere le parti a trovare un eventuale accordo. Una riduzione di stipendio, dicono in Inghilterra, su cui però il francese non sarebbe del tutto d'accordo e così l'ultima scialuppa di salvataggio: trattare l'eventuale rescissione anticipata, cercando un buon acquirente, trattando sul prezzo del cartellino e liberando un posto in squadra nonché la società da una spesa ad oggi decisamente inopportuna.












































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































