Dà un pugno ad un avversario, una testata ad un altro e poi colpisce il guardalinee: squalificato due anni

Un bruttissimo episodio di violenza che ha portato ad una maxi squalifica: Miguel Medina, attaccante paraguaiano dell'Ugento, è stato squalificato per due anni dopo un terribile episodio avvenuto durante una partita del campionato del girone H di Serie D contro il Matera.
Momenti bruttissimi durante la gara che si è disputata il 27 aprile e che ha vissuto questo momento al 33′ del secondo tempo, quando Medina ha colpito due avversari e poi un guardalinee prima di essere allontanato dal rettangolo verde. Il Giudice Sportivo ha usato la mano pesante nei confronti del calciatore della squadra pugliese, comminandogli una squalifica fino al 30 giugno 2027.
Medina squalificato 2 anni per un brutto episodio di violenza in Ugento-Matera
Poco dopo la mezz'ora del secondo tempo della partita del girone H di Serie D tra Ugento e Matera, terminata col punteggio di 4-1 per i lucani, Miguel Medina è stato espulso dopo aver colpito due avversari e poi un guardalinee: un comportamento assolutamente inaccettabile e che non è assolutamente giustificabile in nessun modo.
Il Giudice Sportivo ha usato la mano pesante comminandogli una squalifica di 2 anni. Questo il comunicato: "Espulso per avere preso parte ad una rissa nel corso della quale colpiva un calciatore avversario con un pugno, alla notifica del provvedimento nell'abbandonare il terreno di gioco si avvicinava ad altro avversario colpendolo con la fronte sul mento. Nella circostanza colpiva con violenza l'avambraccio di un A.A., avvicinatosi per separare i due calciatori, procurandogli forte dolore e prolungata sensazione di formicolio".
Inoltre, l'Ugento ha ricevuto una sanzione di 2mila euro “per avere propri sostenitori intonato cori offensivi nei confronti degli organi federali durante il minuto di silenzio nonché, alcuni di essi, rivolto all’uscita dagli spogliatoi espressioni offensive all’indirizzo della terna. Si rendeva necessario l’intervento delle forze dell’ordine”.