Cristiano Ronaldo si allena in panchina dopo la sostituzione in Parma-Juventus
Cristiano Ronaldo ha segnato una doppietta al ‘Tardini' contro il Parma e si è fatto perdonare dai tifosi bianconeri per quell'errore dal dischetto contro l'Atalanta. Atteggiamento sempre giusto in campo, qualità al servizio della squadra e quella sana dosa di professionalità che da sempre lo contraddistingue. Pirlo l'ha richiamato in panchina a risultato ormai acquisito proprio per tenerlo fresco in vista della sfida di domani contro la Fiorentina. Il portoghese, una volto sostituito, pare abbia iniziato a fare degli esercizi di scarico o di potenziamento nei pressi dell'area tecnica dell'allenatore bianconero.
Niente di così nuovo per CR7 che è solito mantenersi in forma in qualsiasi momento, anche quello più impensabile. Cristiano Ronaldo dà tantissima importanza alla tenuta fisica e non è la prima volta che si dedica alla cura del suo corpo in un momento apparentemente poco indicato per poter svolgere ulteriori esercizi dopo un tale dispendio di energie. Strane capriole e movimenti aerobici per il portoghese a Parma che in passato era stato protagonista di diversi allenamenti strani, raccontati con il passare del tempo da Evra e Benatia, rimasti stupiti dalla sua forza di volontà.
Cristiano Ronaldo e gli esercizi in panchina dopo la sostituzione
Probabilmente esercizi di postura o uno scarico preventivo prima di fare ritorno a Torino. Cristiano Ronaldo dimostra la sua professionalità anche in queste piccole così. La sua cura per il fisico è un qualcosa di inimmaginabile, tanto da arrivare a svolgere qualche esercizio anche dopo la sostituzione a Parma. In passato, Patrice Evra, raccontò di un invito a cena a casa del portoghese: "C'erano solo pollo, insalata e acqua a tavola – disse il francese – e al termine della cena iniziò a palleggiare con un pallone chiedendomi se volessi andare a nuotare in piscina con lui".
Uno degli aneddoti che rappresenta in pieno la mentalità di questo calciatore, fu anche quello raccontato da Benatia: "Di ritorno da una partita a Bergamo in cui non avevamo giocato, alle 23 mi chiese di andarci ad allenare in palestra – raccontò il difensore – Io gli dissi che sarei andato a dormire, lui invece si mise la tuta e si allenò per davvero". Chiari esempi di come questo calciatore sia arrivato a giocare ancora ad altissimi livelli e a fare la differenza a 37 anni. Un punto di riferimento anche per i più giovani che alla Juventus hanno avuto la possibilità di condividere lo spogliatoio con lui.