Cos’è Tether e perché ha deciso di investire nella Juve: dal 5% all’offerta di acquisto del club

Tether cerca il colpaccio e vuole il 100% della Juventus. L’azienda specializzata in stablecoin, già partner e azionista del club bianconero, ha presentato a Exor un’offerta vincolante – e non richiesta – per rilevare l’intero 65,4% della partecipazione della società ma il gruppo della famiglia Agnelli-Elkann ha fatto sapere che ‘non ci sono negoziazioni in corso'.
A dare la notizia di questa offerta è stato lo stesso Paolo Ardoino, CEO di Tether, che ha confermato l’iniziativa sul suo profilo di X di aver "inviato un’offerta ufficiale a Exor per acquisire la loro quota della Juventus. […] Se l’operazione dovesse andare in porto, Tether è pronta a investire 1 miliardo di euro nella società".

Che cos’è Tether e come funziona
Tether USDT è la terza criptovaluta più diffusa al mondo e deve il suo successo alla stabilità: è una stablecoin ancorata al dollaro con rapporto 1:1, pensata per offrire liquidità senza la volatilità tipica delle crypto tradizionali. Nata nel 2014, permette di usare valute fiat sulla blockchain e viene impiegata soprattutto dai trader per proteggersi dalle oscillazioni di mercato.
Il funzionamento si basa su riserve che dovrebbero coprire ogni token in circolazione, anche se la trasparenza di Tether è stata più volte messa in discussione. A differenza di Bitcoin, non è un asset speculativo: USDT è centralizzato e progettato per mantenere un valore stabile, mentre le criptovalute come BTC o ETH subiscono forti variazioni di prezzo.

Perché ha deciso di investire nella Juventus
All'inizio Tether è entrata nella Juventus con un 5% di azioni rastrellate sul mercato. Poi è salita fino all'11,5% attuale, reclamando maggior spazio decisionale all’ultima assemblea degli azionisti. È riuscita a fare eleggere un suo uomo nel cda: l’ortodontista Francesco Garino. Tether Investments ha aumentato la propria quota nella Juventus, salendo al 10,12% del capitale (6,18% dei diritti di voto). Un passo in avanti rispetto all’ingresso iniziale, quando il gruppo legato al mondo delle stablecoin deteneva l’8,2%.
La scelta di puntare con decisione sul club bianconero rientra in una strategia più ampia: Tether vede nella Juventus una piattaforma ideale per coniugare sport e innovazione. L’azienda, attiva non solo nelle criptovalute ma anche in settori come AI, biotech e logistica, punta a creare una partnership strutturata che sfrutti la forza globale del brand Juventus per ampliare la propria presenza oltre l’universo finanziario digitale.

Per Tether, l’investimento rappresenta un’occasione per aumentare visibilità, sviluppare nuovi progetti tecnologici legati al calcio e rafforzare la reputazione aziendale. Per la Juventus, invece, si tratta di un segnale importante in una fase di rilancio: l'ingresso più deciso di un attore internazionale come Tether potrebbe tradursi in nuove risorse, competenze e strategie orientate all’innovazione, dal fan engagement alla modernizzazione dei processi interni.
Paolo Ardoino aveva già manifestato la volontà di sostenere future ricapitalizzazioni e di partecipare alla definizione di un Consiglio di Amministrazione più integrato, ma nessuno si sarebbe mai aspettato un'offerta per acquisire il 100% delle quote.
In un momento in cui sport e tecnologia si intrecciano sempre di più, l’alleanza tra Juventus e Tether potrebbe rappresentare un modello di convergenza tra calcio, finanza digitale e intrattenimento, con la prospettiva di aprire una nuova fase di crescita per il club bianconero. Al momento il gruppo Exor ha smentito ogni tipo di trattativa ma "Del doman non v'è certezza".