Cosa sta succedendo al Bari e perché i tifosi stanno protestando contro la famiglia De Laurentiis

Erano 8.431 gli spettatori presenti al San Nicola per Bari-Pescara, di cui 5.134 abbonati. Lo stadio di casa della squadra pugliese si è presentato di fatto quasi vuoto in vista della sfida valida per il quindicesimo turno di Serie B terminata poi con il punteggio di 1-1. È l'epilogo di una situazione arrivata al limite in casa Bari. I tifosi chiedono con forza che la famiglia De Laurentiis faccia chiarezza sul proprio progetto a Bari vista l'attuale mancanza di programmazione contestata dalla tifoseria. Lo slogan ‘Liberateci' è diventato ben presto parte integrante di questa protesta contro la multiproprietà.
Nel giorno dell'Immacolata tantissimi tifosi del Bari si sono radunati davanti al Comune per protestare contro questa situazione e hanno incontrato poi il sindaco Vito Leccese il quale chiederà un incontro al presidente del Bari per discutere del futuro del club valutando anche l'ingresso di eventuali nuovi acquirenti. I leader della curva Nord escono da Palazzo di Città con questa rassicurazione sperando che presto si possa sciogliere la multiproprietà che lega Napoli e Bari attraverso la Filmauro chiamata però a onorare al meglio il proprio impegno fino alla cessione definitiva.

I tifosi da tempo contestano la gestione della famiglia De Laurentiis, che nel 2018 aveva rilevato il Bari dopo il fallimento, con a capo Luigi, figlio di Aurelio, patron del Napoli. Dal dilettantismo fino al calcio professionistico, il Bari in quattro anni ha raggiunto la Serie B sfiorando poi la massima Serie A nell'incredibile finale play off contro il Cagliari nel 2023 quando Pavoletti in pieno recupero spense i sogni di gloria della squadra pugliese. E da lì in poi forse si è rotto qualcosa e il Bari ha fatto tanta fatica a risollevarsi. Nella stagione successiva si è vissuto addirittura l'incubo di una retrocessione evitata solo ai playout poi vinti contro la Ternana. Successivamente i tifosi del Bari sono rimasti delusi dalla mancanza di programmazione ed investimenti da parte della famiglia De Laurentiis che al contrario a Napoli va a gonfie vele.
Ed è per questo che chiedono un disimpegno immediato o un cambio di rotta importante senza arrivare al 2028 anno in cui la multiproprietà dovrà cessare come imposto dalla Federazione nel 2022 con la proroga fino all'inizio della stagione 2028/2029. Da quel momento in poi scatterà il divieto da parte di una proprietà di possedere più di un club. Ed è lì che inevitabilmente i De Laurentiis dovranno vendere ma nel frattempo i tifosi del Bari stanno premendo affinché questo avvenga molto prima di quella data appellandosi anche a imprenditori locali. Intanto, nel corso della cena di Natale, secondo quanto riferiscono i media locali, il presidente Luigi De Laurentiis avrebbe confessato: “Stiamo cercando soci all'estero e abbiamo avviati i dialoghi sperando di chiudere entro il 2026”.