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Cosa sta succedendo al Bari e perché i tifosi stanno protestando contro la famiglia De Laurentiis

I tifosi del Bari protestano per la mancanza di programmazione da parte della famiglia De Laurentiis chiedendo che il club venga ceduto ad altri ancor prima del termine ultimo per le multiproprietà datato inizio stagione 2028/2029.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Erano 8.431 gli spettatori presenti al San Nicola per Bari-Pescara, di cui 5.134 abbonati. Lo stadio di casa della squadra pugliese si è presentato di fatto quasi vuoto in vista della sfida valida per il quindicesimo turno di Serie B terminata poi con il punteggio di 1-1. È l'epilogo di una situazione arrivata al limite in casa Bari. I tifosi chiedono con forza che la famiglia De Laurentiis faccia chiarezza sul proprio progetto a Bari vista l'attuale mancanza di programmazione contestata dalla tifoseria. Lo slogan ‘Liberateci' è diventato ben presto parte integrante di questa protesta contro la multiproprietà.

Nel giorno dell'Immacolata tantissimi tifosi del Bari si sono radunati davanti al Comune per protestare contro questa situazione e hanno incontrato poi il sindaco Vito Leccese il quale chiederà un incontro al presidente del Bari per discutere del futuro del club valutando anche l'ingresso di eventuali nuovi acquirenti. I leader della curva Nord escono da Palazzo di Città con questa rassicurazione sperando che presto si possa sciogliere la multiproprietà che lega Napoli e Bari attraverso la Filmauro chiamata però a onorare al meglio il proprio impegno fino alla cessione definitiva.

La curva vuota e gli striscioni apparsi al San Nicola durante Bari–Pescara.
La curva vuota e gli striscioni apparsi al San Nicola durante Bari–Pescara.

I tifosi da tempo contestano la gestione della famiglia De Laurentiis, che nel 2018 aveva rilevato il Bari dopo il fallimento, con a capo Luigi, figlio di Aurelio, patron del Napoli. Dal dilettantismo fino al calcio professionistico, il Bari in quattro anni ha raggiunto la Serie B sfiorando poi la massima Serie A nell'incredibile finale play off contro il Cagliari nel 2023 quando Pavoletti in pieno recupero spense i sogni di gloria della squadra pugliese. E da lì in poi forse si è rotto qualcosa e il Bari ha fatto tanta fatica a risollevarsi. Nella stagione successiva si è vissuto addirittura l'incubo di una retrocessione evitata solo ai playout poi vinti contro la Ternana. Successivamente i tifosi del Bari sono rimasti delusi dalla mancanza di programmazione ed investimenti da parte della famiglia De Laurentiis che al contrario a Napoli va a gonfie vele.

Ed è per questo che chiedono un disimpegno immediato o un cambio di rotta importante senza arrivare al 2028 anno in cui la multiproprietà dovrà cessare come imposto dalla Federazione nel 2022 con la proroga fino all'inizio della stagione 2028/2029. Da quel momento in poi scatterà il divieto da parte di una proprietà di possedere più di un club. Ed è lì che inevitabilmente i De Laurentiis dovranno vendere ma nel frattempo i tifosi del Bari stanno premendo affinché questo avvenga molto prima di quella data appellandosi anche a imprenditori locali. Intanto, nel corso della cena di Natale, secondo quanto riferiscono i media locali, il presidente Luigi De Laurentiis avrebbe confessato: “Stiamo cercando soci all'estero e abbiamo avviati i dialoghi sperando di chiudere entro il 2026”.

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