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Cosa serve all’Italia per qualificarsi ai Mondiali 2026 contro la Norvegia e cosa succede se perde

L’Italia ha un solo risultato a disposizione contro la Norvegia per andare ai Mondiali senza passare dai playoff, ma è un’impresa impossibile.
A cura di Maurizio De Santis
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L'Italia ha ancora una possibilità di qualificarsi direttamente ai Mondiali 2026 senza passare attraverso i playoff? Sì, sulla carta è possibile ma ha un solo risultato a disposizione che appare un'opzione disperata e frutto di una sommatoria numerica semplice e poco realistica per come sono andate le cose finora: nell'ultima partita girone che si gioca oggi a San Siro deve battere la Norvegia con 9 gol di scarto. È l'unico modo che ha, in caso di arrivo a pari punti, di prevalere sugli scandinavi volgendo a proprio favore la differenza reti generale, strappando il primato del Gruppo I e assicurandosi per il rotto della cuffia l'accesso alla Coppa del Mondo prima degli spareggi di marzo.

Cosa serve all'Italia per qualificarsi ai Mondiali 2026

La situazione paradossale e beffarda, che Gattuso ha sottolineato anche alla vigilia del successo con la Moldavia, è che pur avendo vinto finora ben 6 gare su 7, con 18 punti l'Italia è obbligata a passare per gli spareggi se vuole partecipare alla Coppa del Mondo. Un'opportunità, però, c'è ancora ma occorre realizzare un'impresa che agli Azzurri non riesce dal 1948 quando, durante le Olimpiadi di Londra, vinsero per 9-0 contro gli Stati Uniti. Ed è proprio questo, alla luce della classifica, il risultato che serve alla Nazionale: imporsi con 9 gol di scarto. Perché proprio questa cifra? Per il criterio della differenza reti generale che, in caso di arrivo a pari punti, determina le posizioni esatte nella graduatoria finale del Gruppo I.

La classifica dell'Italia nel Gruppo I
1. Norvegia: 21 punti in 7 partite (33 gol fatti – 4 gol subiti, +29)
2. Italia: 18 punti in 7 partite (20 gol fatti – 8 gol subiti, +12)
3. Israele: 9 punti in 7 partite (15 gol fatti – 19 gol subiti, -4)
4. Estonia: 4 punti in 8 partite (8 gol fatti – 21 gol subiti, -13)
5. Moldavia: 1 punto in 7 partite (4 gol fatti – 28 gol subiti, -14).

L’Italia in allenamento prima della partita contro la Norvegia.
L’Italia in allenamento prima della partita contro la Norvegia.

Lo scenario è il seguente: se l'Italia vince al Meazza raggiunge la Norvegia a quota 21 punti ma è penalizzata dalla differenza reti generale che allo stato dei fatti è nettamente a favore degli scandinavi: +29 rispetto al +12 degli Azzurri. Ecco perché, conti alla mano, batterli con 9 gol di scarto (9-0, 10-1, 11-2 etc etc) permette di ribaltare il calcolo che al momento li vede prevalere: subendo 9 gol, la differenza reti generale sarebbe in favore dell'Italia. Anche se non ci riuscisse, vincere avrebbe ugualmente un duplice valore: a livello motivazionale e anche in chiave ranking per il sorteggio dei gironi della Coppa del Mondo.

Cosa succede se l'Italia perde o pareggia con la Norvegia

Detto della necessità di vincere, cosa succede in caso di sconfitta oppure di pareggio? In realtà, nulla. I playoff sono ormai acquisiti e non c'è alcun rischio che il secondo posto dell'Italia sia in discussione. La Nazionale sa già anche in che fascia è inserita in occasione del sorteggio che abbinerà gli avversari nel tabellone dei playoff: è in prima, considerato il piazzamento nel ranking Fifa di novembre 2025, e beneficerà di un piccolo vantaggio, ovvero disputare la semifinale playoff in casa contro una delle quattro ripescate dalla Nations League.

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