Cosa rischia la Juventus per l’esame di Suarez: tutte le possibili sanzioni sportive
La Procura della Federcalcio aveva aperto un'inchiesta sulla Juventus per la vicenda dell'esame "farsa" sostenuto da Luis Suarez all'Università per Stranieri di Perugia. Lo aveva fatto a distanza di una settimana dal 17 settembre scorso, quando il calciatore – allora al Barcellona – s'era recato nella sede umbra dell'Ateneo per superare i test d'italiano e conseguire la certificazione ‘b1' necessaria per ottenere cittadinanza e passaporto.
Perché ne aveva bisogno in maniera così urgente? In piena sessione di calciomercato, il suo nome era stato accostato al club bianconero, interessato al bomber sudamericano ma bloccato dal numero di extra-comunitari presenti in rosa. Uno spazio per l'attaccante del famoso ‘morso a Chiellini al Mondiale 2014' c'era ma solo da ‘italiano' ecco perché – secondo la tesi del pool di inquirenti – alcuni dirigenti della ‘vecchia signora' ebbero un ruolo attivo al punto da attivarsi "anche ai massimi livelli istituzionali, per ‘accelerare' il riconoscimento della cittadinanza" (come si legge nella nota della Procura umbra).
La svolta nelle indagini della magistratura potrebbe dare impulso anche all'azione della Procura Figc che attendeva si verificassero grado di coinvolgimento dei soggetti individuati e, soprattutto, se la Juventus fosse effettivamente a conoscenza degli accordi stipulati con l'Università così da avere elementi chiari sui quali innestare un eventuale procedimento.
Il comma 7 dell'articolo 32 del Codice di Giustizia Sportiva
Qual è la norma del Codice di Giustizia Sportiva che fa riferimento al caso dei bianconeri? Il comma 7 dell'articolo 32 su Doveri e divieti in materia di tesseramenti, trasferimenti, cessioni e controlli societari (qui l'estratto della normativa).
La violazione delle norme federali in materia di tesseramenti, compiuta mediante falsa attestazione di cittadinanza, costituisce illecito disciplinare. Le società – si legge – nonché i loro dirigenti, tesserati, soci e non soci di cui all'art. 2, comma 2, che compiano direttamente o tentino di compiere ovvero consentano che altri compiano atti volti ad ottenere attestazioni o documenti di cittadinanza falsi o comunque alterati al fine di eludere le norme in materia di ingresso in Italia e di tesseramento di calciatori extracomunitari, ne sono responsabili applicandosi le sanzioni di cui ai successivi commi 8 e 9. Alle stesse sanzioni soggiacciono le società, i dirigenti e i tesserati qualora alle competizioni sportive partecipino calciatori sotto falso nome o che comunque non abbiano titolo per prendervi parte.
Le sanzioni che rischia la Juventus
Quali sono le sanzioni che rischia la Juventus? La società bianconera può incorrere in una punizione più lieve (come ammenda, inibizione, squalifica) ad altre molto più gravi che comportano "penalizzazione di uno o più punti in classifica; retrocessione all'ultimo posto in classifica del campionato di competenza o di qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria; esclusione dal campionato di competenza o da qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria; divieto di tesseramento di calciatori fino ad un massimo di due periodi di trasferimento".
- Il precedente di Passaportopoli. Il caso della questione passaporti falsi scoppiò nel 2001, investendo tra i vari club anche l'Inter per il caso di Alvaro Recoba. La sentenza in 1° grado della Commissione Disciplinare della Lega Calcio condannò al pagamento di ammende salate (da un massimo di 3 miliardi a un minimo di 1 miliardo di vecchie lire) Udinese, Inter, Lazio, Roma, Sampdoria, Milan e Vicenza. La sentenza venne confermata anche in sede di Corte d'Appello Federale. Ecco perché, alla luce di quanto accaduto in passato, la sanzione più probabile per la Juventus è una multa molto salata.
Cosa rischia Luis Suarez per l'esame ‘farsa'
Al termine dell'estate scorsa Luis Suarez ha lasciato il Barcellona per trasferirsi a Madrid, tra le fila dell'Atletico. Cosa rischia oggi? Nulla a livello sportivo: non essendo un tesserato della Figc, su di lui la Procura Federale non ha alcuna giurisdizione. Differente la situazione a livello penale con la commissione disciplinare della Uefa che potrebbe intervenire in un secondo momento in caso di condanna del giocatore.
