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Pogba positivo al doping, le ultime news

Cosa farà adesso la Juve con Pogba, il sospetto: “Sarebbe grave se qualcuno l’avesse consigliato”

Cosa potrà fare la Juve e cosa accadrà al calciatore dopo la positività del calciatore è materia disciplinata dai regolamenti. Si attende l’esito delle controanalisi ma gli articoli 5.5 e 11.4 aiutano a capire quali sono i passaggi procedurali dalla sospensione cautelativa fino all’eventuale provvedimento di squalifica.
A cura di Maurizio De Santis
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Il caso della positività di Paul Pogba: cosa rischia il calciatore e cosa può fare la Juventus.
Il caso della positività di Paul Pogba: cosa rischia il calciatore e cosa può fare la Juventus.
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La Juventus e Paul Pogba restano sospese in un limbo dopo la notizia della positività al testosterone del centrocampista, ora sospeso in via cautelare: il riscontro fa riferimento al campione di urine prelevato il 20 agosto scorso, dopo la partita dei bianconeri a Udine, per la quale fu convocato ma restò in panchina.

Cosa accadrà adesso è scandito da un percorso obbligato dai regolamenti e dal dialogo faccia a faccia tra le parti. Serviranno a orientarsi in questo labirinto di meraviglia, sospetti e professione d'innocenza in cui è finito il giocatore. "La cosa certa è che non ha mai voluto infrangere le regole", sono state le parole dell'agente, Rafaela Pimenta, a tutela del proprio assistito.

La strada è tracciata, oltre a un'indagine di chiarezza interna null'altro si può fare che seguire i passaggi procedurali menzionati dalla stessa Juve nel comunicato emesso nella giornata di ieri: attendere l'esito delle contro-analisi; capire cosa è andato storto; se c'è stata una falla nella catena di prescrizioni tra staff medico del club e calciatore; quale sostanza può avere assunto, tale da lasciare tracce di quelle considerate doping, e perché; s'è trattato di un banalissimo errore di valutazione commesso per superficialità oppure la vicenda è viziata da malafede? Cosa rischia adesso? Infine, prendere i provvedimenti del caso seguendo l'iter previsto dalle norme.

Il centrocampista francese è rimasto in panchina in occasione della gara della Dacia Arena.
Il centrocampista francese è rimasto in panchina in occasione della gara della Dacia Arena.

"Impossibile ci sia un errore", ha ammesso all'Adnkronos il presidente della Commissione Federale Antidoping, Giuseppe Capua. Un concetto semplice e diretto per sgombrare il campo dall'ipotesi di difetto nelle analisi oppure da una possibile alterazione dei valori giustificabile con le infiltrazioni a cui Pogba s'è sottoposto a causa dei fastidi e degli infortuni.

Una supposizione, quella terapeutica, che gli esperti hanno escluso prefigurando uno scenario differente nel tentativo di spiegare la positività. Ovvero che Pogba possa aver fatto ricorso a una sostanza dopante (ma da parte sua sarebbe stato tanto sciocco quanto scellerato alla luce della consapevolezza di controlli più capillari) oppure a un integratore inserito nella lista dei proibiti.

Una deduzione a cui si arriva perché, a differenza di anabolizzanti come il clostebol (contenuto in alcune creme usate a scopo medico) o il clenbuterolo (farmaco usato anche per il bestiame da ingrasso per il suo effetto anabolizzante, i cui residui possono restare nella carne e nel latte), il testosterone non è un contaminante abituale e né può essere associato a un trattamento terapeutico.

Adesso serve aspettare l'esito delle contro-analisi – le parole dell'ex medico della Nazionale, Enrico Castellacci, a TvPlay -. la speranza è che ribaltino tutto o che almeno non vi sia intenzionalità. Le pene sono risapute: da 2 fino a 4 anni in caso di comprovata intenzionalità. 

Il ragionamento scivola anche su un'altra considerazione che pure solleva interrogativi, uno in particolare: quella sostanza è contenuta in un farmaco o qualsiasi altra medicina che gli sono sono stati specificamente ordinati?

Se qualcuno glielo avesse consigliato sarebbe grave – ha aggiunto Castellacci – e non credo gli sia stato prescritto. Assumerlo per errore è possibile. Come? Attraverso pomate o gel che erroneamente vengono considerati innocui.

La riduzione della retribuzione di Pogba ha funzione risarcitoria nei confronti della società ed è disciplinata dal regolamento.
La riduzione della retribuzione di Pogba ha funzione risarcitoria nei confronti della società ed è disciplinata dal regolamento.

Altro aspetto della vicenda: cosa può fare la Juve a termini di regolamento nei confronti del proprio tesserato e per tutelare se stessa? La positività al doping rientra tra i casi in cui è possibile sospendere la retribuzione di un calciatore (articolo 5.5 del regolamento) come menzionato nell'accordo collettivo (qui il documento integrale) sancito per il periodo 31 gennaio 2023-30 giugno 2024 da Figc, Lega Nazionale Professionisti Serie A e Associazione Italiana Calciatore.

L’obbligo di versamento della Retribuzione, nella parte sia fissa sia variabile, da parte delle Società è sospeso, previa Comunicazione a partire dalla data di decorrenza di una delle due seguenti circostanze e per tutta la sua durata:

  • se il Calciatore abbia subito provvedimenti disciplinari interdittivi dell’attività sportiva per effetto di sanzioni in materia di illeciti sportivi, di divieto di scommesse e di pratiche di doping, nonché nei casi di indisponibilità del Calciatore per effetto di provvedimenti, anche temporanei, disposti dall’Autorità Giudiziaria;
  • se il Calciatore sia irreperibile per tre convocazioni ad allenamenti o gare a distanza di almeno quarantotto (48) ore una dall’altra nell’arco di almeno sette (7) giorni.
  • Nel caso sub a) che precede, ove già non previsto da specifica normativa o se ritenuto necessario, la società, previa contestazione scritta al Calciatore degli addebiti, può disporre in via provvisoria e diretta l’esclusione dalla detta preparazione e/o dai detti allenamenti, purché contestualmente inoltri al calciatore, con il procedimento con rito accelerato, la relativa proposta di irrogazione della sanzione. Nel medesimo procedimento, il calciatore può richiedere la reintegrazione e/o risoluzione del contratto e in tal caso il Collegio Arbitrale, ricorrendone i presupposti, può adottare nei confronti della Società anche i provvedimenti di cui sub articolo 12.
  • Nel caso sub b) che precede, la società, previo ricorso al Collegio arbitrale ai sensi del Regolamento/CA, potrà anche ottenere l’interdizione del Calciatore dalla partecipazione agli allenamenti.

La riduzione della retribuzione ha funzione risarcitoria nei confronti della società ed è disciplinata dall'articolo 11.4 dello stesso regolamento.

  • fermo il disposto dell’articolo 5 comma 5 che precede, in caso di squalifica per doping, la riduzione della Retribuzione, in alternativa all’azione di risoluzione del Contratto, può essere pari all’intera Retribuzione, fissa e variabile, dovuta per il periodo di durata della squalifica, con decorrenza dalla sospensione cautelare deliberata dagli organi di giustizia sportiva.
  • Tale previsione opera anche nei casi di illecito sportivo o violazione dei divieti di qualsiasi fonte in materia di scommesse, con decorrenza dall’efficacia del provvedimento disciplinare deliberato dagli Organi di Giustizia Sportiva, anche se non definitivo; (iv) la riduzione della Retribuzione non può in ogni caso comportare una diminuzione della Retribuzione al di sotto di quella minima prevista nella Tabella.

Dunque, lo stipendio da 8 milioni di euro netti che Pogba percepisce attualmente può essere sì decurtato in maniera drastica ma il taglio, come si legge nella norma, non può essere inferiore al corrispettivo previsto dalla tabella dei minimi federali. Nel suo caso (calciatori che abbiano compiuto il 24° anno di età) il parametro stimato è di 42,477 euro lordi (valore indicato dalla tabella dell'Assocalciatori).

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