Cosa fa oggi Marcio Amoroso: “Sono uno che ha studiato molto ogni investimento, sono stato oculato”

Impossibile non amare Marcio Amoroso, calciatore prototipo della fantasia al potere. In Italia l'attaccante brasiliano ha dato il suo meglio tra il 1996 e il 2001, con le maglie di Udinese e Parma: capocannoniere della massima serie nel 1999 con 22 gol nel suo ultimo anno coi friulani, mentre in gialloblù è stato frenato dall'infortunio al tendine d'Achille. Poi lo abbiamo ritrovato brevemente nel 2006 al Milan, ma il meglio era ormai alle spalle e giocò molto poco. Oggi a 51 anni Amoroso fa tantissime cose, dopo aver amministrato con grande saggezza i suoi guadagni: oltre al commentatore televisivo, l'ex calciatore ha ben quattro attività sue.

Marcio Amoroso oggi a 51 anni, imprenditore di successo: "Ogni azione è stata oculata, mai alla cieca"
"Faccio il commentatore per ESPN e seguo tanto il mondo del pallone. Ho un occhio di riguardo per il calcio brasiliano, ma cerco di guardare un po' tutto, soprattutto le ‘mie' squadre… Oltre a questo? Allora, io sono uno che non si è mai fermato. Non riesco, devo sempre stare in attività – racconta Amoroso alla ‘Gazzetta dello Sport' – Oggi gestisco quattro diverse attività, tutte a Campinas. A un passo da casa, anche per stare vicino alla mia famiglia. Ho un'azienda che si occupa di elettrodomestici, una di telefonia e una di cibo per cani e gatti. In più ho aperto un centro sportivo di Padel e Footvolley sulla sabbia, che gestisco personalmente".
Amoroso spiega come fa a stare dietro a tutto: "Intanto sono uno che ha studiato molto ogni investimento. Ogni azione è stata oculata, mai alla cieca. E poi mi circondo di persone fedeli, competenti e precise. Tengo sempre d’occhio i conti e almeno una volta al giorno faccio una riunione con ognuno di loro".
"Oggi farei 30 gol con la squadra giusta alle spalle"
Il brasiliano è sicuro che vincerebbe anche oggi la classifica dei marcatori in questa Serie A, da lui giudicata non eccelsa: "Altroché! Farei 30 gol con la squadra giusta alle spalle. Credo che, purtroppo, il livello sia un po' più basso rispetto ai nostri tempi. Quando giocavo io in Serie A c'erano davvero tanti campioni. Oggi, un po' meno, è tutto un po' diverso… In chi mi rivedo oggi? Scelgo un brasiliano e dico Neymar. Abbiamo le stesse qualità. Anche lui è veloce, tecnico, dribblomane. Ha fatto una carriera migliore, questo senza dubbio. Però a livello di spunti, guizzi e talento mi ci rivedo molto".