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Coronavirus, il Ministro dello Sport Spadafora: “La Figc valuti subito lo stop della Serie A”

Il ministro Spadafora ha chiesto di stoppare immediatamente il campionato di Serie A: “Non ha senso in questo momento, mentre chiediamo enormi sacrifici ai cittadini per impedire la diffusione del contagio, mettere a rischio la salute dei giocatori, degli arbitri, dei tecnici, dei tifosi che sicuramente si raduneranno per vedere le partite, solo per non sospendere temporaneamente il calcio”.
A cura di Alessio Morra
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La Serie A sarebbe dovuta ripartire oggi, ma il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, pochi minuti prima del via della partita tra Parma e Spal, ha suggerito alla Federcalcio di stoppare nuovamente e in modo immediato la Serie A.

Non ha senso in questo momento, mentre chiediamo enormi sacrifici ai cittadini per impedire la diffusione del contagio, mettere a rischio la salute dei giocatori, degli arbitri, dei tecnici, dei tifosi che sicuramente si raduneranno per vedere le partite, solo per non sospendere temporaneamente il calcio.

Le parole del Ministro dello Sport Spadafora che ha chiesto il rinvio del campionato di Serie A

Il Ministro dello Sport ha chiesto alla FIGC di stoppare il campionato. La situazione è difficilissima per tutta la popolazione e far continuare il campionato non è corretto per Spadafora:

 Altre Federazioni hanno saggiamente optato per uno stop per i prossimi giorni. Credo sia dovere del presidente della FIGC, Gravina, un supplemento di riflessione, senza attendere il primo caso di contagio, prima di assumersi questa gravosa responsabilità. Del resto, ancora prima che la situazione diventasse così drammatica per il Paese, la Lega di Serie A e Sky si erano già rifiutate di concedere a migliaia di italiani, costretti loro malgrado a restare a casa, di poter vedere in chiaro le partite, nascondendosi dietro presunte difficoltà normative che con l’autentica disponibilità di tutti si sarebbero potute ampiamente superare.

Non c'è stata la possibilità di trasmettere in chiaro la Serie A

Infine, Spadafora, ha parlato anche della possibilità di trasmettere le partite del campionato in chiaro. Rai e Mediaset avevano dato la disponibilità, ma gli interessi economici di realtà che pretendono di godere un trattamento privilegiato hanno prevalso, e non c'è stata la possibilità di vedere il calcio in chiaro:

Nei vari contatti di ieri, infatti, anche grazie alla collaborazione di Rai e Mediaset, si era arrivati vicini ad una soluzione equa per tutti gli attori e soprattutto di grande conforto per i tanti cittadini appassionati di calcio. E invece sono prevalsi gli interessi economici di realtà che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato e che vivono ormai fuori dalla realtà. Le società di calcio piuttosto valutino come superare le clausole vessatorie già all’attenzione dell’Antitrust per provvedere al rimborso degli abbonamenti e dei biglietti venduti per le prossime partite. Prenderò in considerazione nei prossimi giorni ogni iniziava utile anche legislativa per mettere ordine in un mondo che rischia di non rappresentare più valori etici e morali ai quali vorremmo che si ispirasse sempre.

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