Coronavirus: il Napoli vieta ai propri giocatori di lasciare le loro abitazioni e l’Italia

Dal Napoli e da Napoli nessuno si muoverà, parola di Aurelio De Laurentiis. Mentre si susseguono le voci si molti giocatori che si sono spostati malgrado la quarantena, per motivi familiari, con i club di appartenenza che hanno condiviso e concesso le ‘gravi esigenze familiari', il club azzurro appare diametralmente opposto nel fare rispettare le direttive governative in corso. A tutti i tesserati è stato ribadito il divieto di spostarsi, soprattutto ai giocatori che avrebbero voluto fare ritorno in patria.
Lo stesso giorno in cui veniva emanato l'ultimo Decreto, David Ospinna, portiere colombiano del Napoli, ha provato a lasciare l'Italia con un volo verso la Colombia ma in aeroporto tutti i voli erano già stati sospesi. Ragione per cui è dovuto ritornare a casa non prima di aver fatto una tappa al supermercato per fare scorta di generi alimentari e non solo. Il Napoli lo ha poi invitato a non lasciare più la propria casa
La decisione del Napoli: nessuna eccezione
Un atteggiamento che al Napoli non è piaciuto particolarmente tanto che il club avrebbe ribadito in queste ore l'assoluto divieto di spostamenti se non per reali comprovate esigenze secondo quanto riporta l'autocertificazione che è a disposizione di tutti, pena sanzioni e denuncia da parte delle autorità locali. Una scelta durissima e che sposa in pieno la volontà governativa di ridurre al minimo i movimenti al di fuori dalla propria abitazione per frenare in qualsiasi modo il diffondersi del virus.
Il ‘caso' Higuain e degli altri bianconeri
Intanto, sta facendo discutere la notizia di diversi giocatori, soprattutto della Juventus, che al contrario – e in accordo con il club – hanno potuto lasciare le proprie abitazioni, tra cui Gonzalo Higuain che, con jet privato e certificato medico di non positività al Covid-19, ha raggiunto l'Argentina con la propria famiglia davanti alle precarie condizioni di salute della mamma.