Coronavirus, il figlio di Caniggia arrestato 2 volte per aver violato la quarantena

Arrestato due volte per aver violato la quarantena ed essere stato fermato dalle forze dell'ordine senza nemmeno l'autocertificazione necessaria. È successo in Argentina ma potrebbe essere accaduto anche in Italia, dove pure non sono mancati episodi del genere. Il protagonista delle trasgressioni è il figlio di un ex calciatore molto noto in Italia e ai tifosi della Seleccion "albiceleste": si tratta di Alexander Caniggia, fratello di Charlotte (la bionda che fa parlare molto di sé per le foto abbastanza disinibite sui social) e Kevin Axel. Papà Claudio ha indossato le maglie di Roma, Atalanta e Verona. C'era anche lui nella squadra che al Mondiale di Italia '90 beffò Zenga e stoppò gli Azzurri che sognavano la finale all'Olimpico.
Cosa ha combinato Alexander? Nel giro di 24 ore è stato capace di mettersi nei guai per ben due volte. In entrambe le occasioni per lo stesso motivo e in circostanze abbastanza simili. Recidivo al massimo. Caniggia non è stato accusato di alcun reato grave ma di essersi fatto trovare a spasso nonostante nel suo Paese, a Buenos Aires, siano scattate le misure restrittive e di distanziamento sociale a causa dell'emergenza Coronavirus.

Le immagini e le news che arrivano dall'Europa sembrano lontane ma la diffusione dei contagi da Covid-19 ha preso piede anche in Sudamerica. Alexander, però, sembra non aver capito quanto possa essere pericoloso non seguire le prescrizioni del governo.
- Ieri il 27enne è stato sorpreso in compagnia della sua ragazza, la messicana Macarena Herrera, al casello di Hudson sull'autostrada che conduce da Buenos Aires a La Plata.
- Il giorno prima era già stato fermato dalla polizia sempre per lo stesso motivo, sempre in compagnia della dolce metà con l'aggravante di essere sprovvisti un'autocertificazione valida.
Morale della favola: sia Alexander sia la bionda fidanzata messicana adesso sono stati reclusi in casa, ai domiciliari, e per un bel po' non potranno vedersi… sempre che non decidano di violare ancora una volta la legge.