Conte sibillino dopo l’Eintracht: “Ci sarà chi deve giudicare e prendere eventualmente delle decisioni”

È un Antonio Conte meno battagliero delle ultime uscite quello che si presenta ai microfoni, comprensibilmente stanco e provato, dopo il deludente pareggio interno del suo Napoli contro l'Eintracht Francoforte in Champions League. Un risultato di 0-0 figlio di una partita sterile da entrambe le parti, anche se gli azzurri nel finale di partita hanno avuto un paio di grosse occasioni non concretizzate. Adesso la situazione, nel mega girone unico di Champions, si fa difficile per la squadra campione d'Italia e attuale capolista della Serie A, che si ritrova con soli 4 punti in classifica dopo le prime 4 gare (due sconfitte con Manchester City e PSV, la vittoria con lo Sporting e il pari di questa sera al Maradona), ma anche con una differenza reti di -5 figlia della disfatta in Olanda. Un sibillino Conte arriva a dire in chiusura di collegamento con ‘Sky Sport': "Noi ce la stiamo mettendo tutta, poi ci riusciremo, non ci riusciremo… ci sarà chi deve giudicare e prendere anche eventualmente delle decisioni".
L'amarezza di Antonio Conte dopo Napoli-Eintracht: cosa lo fa soffrire
Come a dire, anche all'ambiente partenopeo: se non vi sta bene questa minestra, incluso il gioco non esattamente scintillante e la perdurante etichetta di allenatore ‘non da coppe europee', c'è chi in cima alla società azzurra ha il potere di cambiare tutto, a partire dalla sua panchina. Ovviamente è un paradosso, Conte parla tuttora da una posizione di forza, sarebbe ingeneroso non riconoscerglielo per tutto quello che ha fatto da quando ha sposato il progetto Napoli, così come Aurelio De Laurentiis non pensa ad altro che non sostenere in toto il suo allenatore. E però resta la sensazione di amarezza che traspare dalle parole del tecnico leccese, che vorrebbe vedersi maggiormente riconosciuto – lo ha detto più volte in questo avvio di stagione – quanto di buono fatto, anche alla luce dei tanti infortuni che hanno flagellato la rosa della squadra azzurra.

"Io sinceramente penso che i ragazzi hanno dato tutto, ho visto delle occasioni importanti – spiega Conte, evitando di sollevare alcuna critica alla squadra, se non quella di non aver concretizzato le chance avute – È inevitabile che questo tipo di partite se le sblocchi poi diventa un'altra partita per loro e diventa anche un'altra partita per noi. Però nel secondo tempo ho visto un crescendo importante da parte nostra e occasioni da rete comunque clamorose, penso a quella di Frank (Anguissa), a quella di Scott (McTominay), a quella di Hojlund. Se tu fai questi gol, finisce 3-0 e grandissima partita da parte del Napoli. Se non li fai… Però sullo spirito dei ragazzi non posso dire niente. Dobbiamo infiammare il Maradona? Il Maradona si deve infiammare e ci deve far infiammare… è importante che ci sia sempre questo connubio".
La battuta sarcastica rifilata ai tedeschi: "Hanno imparato bene come si fa il catenaccio italiano. L'avessimo fatto noi…"
In precedenza, proprio all'inizio del collegamento, Conte aveva esordito con una stoccata sarcastica rivolta all'Eintracht: "Giochi contro una squadra tedesca, ti aspetteresti… cioè, hanno imparato bene come si fa il catenaccio italiano. Si parla tanto di calcio offensivo, di calcio europeo, e poi… rispettiamo tutti. Certo, se noi avessimo fatto una partita del genere in Germania, parlerebbero di calcio di vecchia epoca, catenaccio, ripartenze. Però massimo rispetto. Diciamo che noi siamo dei buoni insegnanti…".