Conte non si trattiene più in conferenza: “Situazioni spudorate”. Con chi ce l’ha dopo PSV-Napoli

Il Napoli torna da Eindhoven con sei gol sul groppone e una disfatta epocale: nella sua storia mai il club azzurro aveva subìto sei reti in una singola partita di competizioni europee, due volte ne aveva prese 5 (Werder Brema 1989/90 e Hibernian 1967/68). Qualcosa di inusitato per le squadre allenate da Antonio Conte, che non incassava una scoppola di proporzioni accostabili a quella col PSV da 18 anni (Arezzo-Juventus 1-5 del 2006/07). Nel dopo gara il tecnico leccese non era comprensibilmente di ottimo umore e la sua frustrazione di fronte alle domande sui motivi del crollo in Champions, che segue la sconfitta col Torino in campionato, è sfociata in un finale di conferenza che è diventato un duro attacco a chi ha creato "situazioni spudorate" e "preso per il culo Napoli e i napoletani". Conte ce l'ha con chi – alla vigilia della nuova stagione e nelle prime settimane – ha suonato la grancassa di un Napoli strafavorito e con una rosa ora tale da poter schierare due squadre ugualmente competitive su tutti i fronti.
Conte all'attacco in conferenza stampa dopo PSV-Napoli: "Io ve lo sto dicendo in tutte le salse, però non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire…"
Anche in conferenza, così come in precedenza davanti ai microfoni della TV, l'allenatore salentino ha ribadito la tesi secondo cui i nove acquisti con cui il Napoli si è presentato quest'anno ai nastri di partenza sono "troppi", pur essendo una strada obbligata alla luce della rosa ristretta della stagione dello Scudetto, in cui gli azzurri erano impegnati su un solo fronte: "Sicuramente bisogna ritrovare lo spirito dell'anno scorso, perché ci ha permesso con pochissimi giocatori di fare qualcosa di straordinario e tutti siamo andati oltre i nostri limiti. Io per primo e i calciatori di seguito. Bisogna tornare ad essere come l'anno scorso, ricreare di nuovo quell'alchimia che si era si era creata. Non è semplice inserire nove giocatori. È sbagliato, secondo me, anche inserire così tanti giocatori dentro un gruppo, però non potevamo fare altrimenti. Quando inserisci nove giocatori significa inserire nove teste nuove, dentro un vecchio sistema che funzionava benissimo, quindi non è semplice, e dovremo essere bravi, dovremo tutti quanti farci un bel bagno di umiltà e capire che ci saranno grandi difficoltà. Io ve lo sto dicendo in tutte le salse, però ho smesso di dirvelo perché tanto non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire…".

E qua Conte inizia a far capire a cosa si riferisce: "Io ho il minimo di esperienza per valutare tutta la situazione e dire ‘guardate che stanno vendendo fumo'. Qualcuno sta vendendo fumo, qualcuno sta buttando fumo negli occhi a Napoli, e Napoli è è una piazza a cui non bisogna buttare fumo negli occhi, bisogna sempre dire la verità. Se qualcuno la vede in maniera diversa rispetto a me, io lo posso accettare, però io sono a capo di questo gruppo e con il club abbiamo comunque fatto delle scelte, abbiamo condiviso delle scelte, e e ribadisco un'altra volta, quest'anno sarà un'annata molto ma molto complessa e la partita di oggi ci deve dare un'accelerata. Per cambiare registro e per tornare i vecchi, io per primo, a essere quelli che eravamo l'anno scorso, i nuovi ad inserirsi con umiltà, in silenzio e e lavorare".
"Chi vuol capire capisca, chi vuole dire che metto le mani avanti lo dica pure"
Qualcuno dalla platea prova a nominargli Scott McTominay come nota positiva da salvare dalla serata in terra olandese, ma l'umore di Conte peggiora ulteriormente: "Le glorie personali a me non interessano, quindi mi interessa zero. Quello che deve fare Scott insieme a tutti gli altri e io per primo è alzare i giri un'altra volta, tutti quanti. Dobbiamo alzarli tutti, i vecchi e i nuovi, perché sarà un'annata super difficoltosa. Ve lo sto dicendo in maniera molto chiara, chiara, chiara. Quindi chi vuol capire capisca, chi vuole dire che metto le mani avanti lo dica pure. È capitata questa sconfitta, però è capitata pure la sconfitta a Milano, è capitata la sconfitta col Torino, quindi non è che è il primo segnale questo. Questi sono diversi segnali che arrivano e io mi auguro che questo segnale ci deve provocare dolore, a me provoca dolore".

"Situazioni talmente spudorate… Napoli e i napoletani non devono essere presi per il culo. Ok?"
I giri li fa salire il tecnico del Napoli nel finale di conferenza stampa, che è un crescendo di pathos: "Ripeto, se vogliamo continuare a crescere, continuare a costruire qualcosa che possa rendere orgoglioso Napoli e i napoletani, dobbiamo capire che bisogna aumentare i giri, bisogna ritrovare quello spirito, quella compattezza che avevamo l'anno scorso, dove per tutti quanti c'era un unico obiettivo, non c'erano obiettivi personali, non c'erano situazioni egoistiche, ma c'era solamente un'unica visione: Napoli. E deve tornare ad essere questo Napoli, il bene del Napoli. Non il bene mio o il bene di questo giocatore o di quest'altro, perché ripeto il bene di un singolo non serve a niente, è il bene di squadra che serve. E noi questo per via di tante cose… di tante cose che sono state montate, spinte, situazioni, si sono create tante situazioni che io mi sono anche divertito a vederle, perché sono state talmente spudorate… è chiaro? Io poi vedevo la realtà qual era… Napoli e i napoletani non devono essere presi per il culo. Ok?".
Con chi ce l'ha Conte: i media che hanno dato il Napoli strafavorito a inizio stagione
Un passaggio finale che Conte dedica ai quei media che secondo lui – anche a Napoli – hanno pompato in maniera eccessiva il carico di aspettative sulla squadra campione d'Italia, alla luce di un mercato importante che ha visto spendere oltre 100 milioni in cartellini, senza contare l'arrivo di un fuoriclasse come De Bruyne. Eppure proprio la rinnovata ampiezza della rosa azzurra, con "nove teste da inserire in spogliatoio", sarebbe secondo il tecnico leccese il primo dei problemi da gestire e per il quale serve "pazienza". Insomma, per lui, altro che Napoli strafavorito…