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Conte in imbarazzo in TV alla domanda su Buongiorno, non capisce: “Chi io? Grazie per avermelo chiesto”

Il siparietto tra il tecnico del Napoli e l’inviata di DAZN, Giusy Meloni, capita in chiusura di collegamento dal Maradona: “A me serve il defibrillatore e Buongiorno deve farsi benedire”
A cura di Maurizio De Santis
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L'intervista con Antonio Conte sta per finire. L'ultima domanda che gli pongono a DAZN è sulle condizioni del difensore, Alessandro Buongiorno, che è stato costretto a uscire per un risentimento muscolare nella gara vinta contro il Pisa. E qui il tecnico del Napoli s'impappina, alla domanda di Giusy Meloni fa un po' di confusione. Non ne capisce il senso, forse perché l'ha percepita in maniera sbagliata. "Buongiorno come sta?". E crede che sia riferita a lui, per tutta la sofferenza provata verso la fine di un match che sembrava messo in ghiaccio col 3-1 di Lucca e poi rimesso in discussione da un gol (evitabilissimo) preso al 90°. "Ma chi io?", silenzio per qualche attimo poi aggiunge: "Ah… grazie che me lo hai chiesto".

Il siparietto tra Conte e Meloni a DAZN: non ha capito la domanda

La stanchezza e il senso di spossatezza per aver vissuto in maniera intensa tutto il pathos dei sei minuti di recupero fanno un brutto scherzo a Conte. In diretta tv scivola sull'ultimo quesito che gli viene posto dall'inviata di DAZN che è in collegamento dal prato dal Maradona. L'argomento è Buongiorno: un problema all'adduttore della coscia sinistra, sottolineato da una smorfia di dolore, hanno motivato la sostituzione forzata. Sarà valutato nelle prossime ore per capire se ce la farà o meno a essere pronto per il Milan, se dovrà restare a riposo oppure si tratta di un infortunio più serio.

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"Conte, la dobbiamo salutare ma prima le voglio chiedere Buongiorno come sta". Il tecnico del Napoli percepisce l'ultima parte della frase di Meloni come ci fossero una la virgola e un'intenzione interrogativa. Ovvero: Buongiorno, come sta? In realtà, l'interesse è tutto per le condizioni del calciatore. E qui l'allenatore salentino s'impappina e ha un po' d'imbarazzo

L'equivoco e la battuta sul defibrillatore: "Mi serve in panchina"

"Ma chi io? Dici a me? Ah… pensavo che Buongiorno come sta fosse rivolto a me… E io ti stavo dicendo: grazie che me l'hai chiesto". Poi Conte fa una battuta e smorza quell'equivoco. "Anche perché se è per questo (e sorride mentre lo dice) serve il defibrillatore in panchina per me…". 

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Alla fine si ricompone e al pensiero dell'infortunio chiosa con una smorfia l'argomento a corredo dei commenti sulla rosa e sul mercato: "Per Alessandro bisogna vedere cosa ha avuto… sicuramente faremo delle valutazioni, speriamo non sia niente di che altrimenti il ragazzo deve andare a farsi benedire".

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