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Conte gelato, Dyche se la ride in camicia sotto la neve: Burnley-Tottenham non si gioca

Burnley-Tottenham è stata rinviata dopo la copiosa nevicata che ha colpito il nord dell’Inghilterra. Atteggiamento molto diverso da parte dei due allenatori.
A cura di Marco Beltrami
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Antonio Conte ha perso l'opportunità di cercare l'immediato riscatto in Premier League dopo il sorprendente tonfo di pochi giorni fa in Conference League contro il Mura. Colpa di una vera e propria bufera di neve che si è abbattuta nel nord dell'Inghilterra rendendo impraticabile il campo del Burnley. Una situazione che ha spinto gli arbitri a rinviare il match con buona pace dei padroni di casa, a caccia di punti salvezza, e del Tottenham. I due allenatori hanno avuto un modo molto diverso di "metabolizzare" la decisione per certi versi inevitabile. Amareggiato Conte, che si è mostrato dispiaciuto per il viaggio a vuoto pur riconoscendo l'impossibilità di giocare, sorridente Dyche sprezzante delle temperature bassissime.

Il direttore di gara seppur con poche speranze ha provato ad aspettare nella speranza che la neve si placasse, ma la situazione è addirittura peggiorata. Il sopralluogo ha dato esito negativo, e addetti ai lavori, calciatori e allenatori sono tornati negli spogliatoi. A catalizzare la scena è stato Sean Dyche, manager della squadra di casa, che noncurante della neve e delle temperature molto basse si è presentato in campo senza cappotto, giacca, ma solo con camicia e cravatta. Inoltre dopo aver appreso della decisione del rinvio, il tecnico considerato oltremanica un vero e proprio "duro", si è lasciato andare ad una risata quasi "diabolica". Immagini che sono diventate inevitabilmente virali sui social.

Tutt'altro atteggiamento invece da parte di Antonio Conte che nell'intervista nella pancia dello stadio del Burnley ha esternato il suo disappunto per l'impossibilità di giocare. L'ex di Juventus e Inter si è mostrato dispiaciuto per il viaggio a vuoto, pur riconoscendo la bontà della decisione della Premier inevitabile alla luce delle condizioni meteo: "Sono un po' deluso perché eravamo pronti a giocare. Avevamo preparato la partita e viaggiato, ma allo stesso tempo penso che la Premier League abbia preso la decisione migliore e giusta, per mettere in sicurezza la situazione per i giocatori, per i tifosi. C'è un po' di delusione, ma questa decisione è stata giusta. Dieci minuti fa hanno controllato e ora è peggio di prima. Penso che in queste condizioni, non è calcio. Io voglio giocare a calcio, avere i tifosi e dare emozioni ma così è impossibile e c’è il rischio per il calciatore di farsi male e questo non va bene".

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