Conte elogia l’Inter: “Bravi a tapparci le orecchie e giocare, ora dobbiamo dare continuità”

"Ci siamo tappati le orecchie e abbiamo pensato a giocare e fare del nostro meglio". Antonio Conte ha apprezzato molto il modo in cui i suoi calciatori hanno affrontato le ultime due gare e spera che possano fare altrettanto in futuro. Alla vigilia della gara del Meazza contro il Bologna l'allenatore dell'Inter si è soffermato sulla gestione delle forze in una settimana con due "finali" come le gare contro la squadra di Sinisa Mihajlovic e lo Shakhtar Donetsk in Champions League: "La stanchezza è inevitabile. Abbiamo avuto adesso un giorno in più per recuperare rispetto a settimana scorsa. Questa è la difficoltà maggiore, dover giocare tutte partite importanti e decisive, avendo pochissimo tempo per prepararle e recuperare le energie".
L'ex CT della Nazionale non ha una spiegazione sul fatto che l'Inter nelle ultime quattro gare al Meazza sia sempre andata in svantaggio: "Se c'è un modo non lo so. Se le statistiche dicono questo dobbiamo essere più bravi. Oggi però parlare di casa e trasferta diventa difficile perché non ci sono i tifosi. Consideriamo partite in casa quelle nel nostro stadio ma a livello di ambiente non c'è qualcosa che ti può dare o togliere".
Sulle prove della sua squadra in casa del Sassuolo e a Monchengladbach ha affermato: "Sicuramente il risultato finale condiziona un po' tutti i giudizi e tante situazioni. Detto questo cerchiamo di migliorare tutto, sia da un punto di vista dell'organizzazione tattica che dello spirito o dell'approccio e della gestione. Si può sempre migliorare su tutto e per questo lavoriamo".
In merito al momento che stanno vivendo Nicolò Barella e Stefano Sensi, Antonio Conte ha affermato: "Barella deve migliorare, come tutta la squadra. Sa benissimo che ha dei margini di miglioramento, sa dove deve lavorare e migliorare, anche perché è molto giovane e quindi rimanendo coi piedi per terra può farlo. Sensi invece non è ancora pronto".
Infine l'allenatore salentino ha fatto una considerazione sui tanti impegni, sul lavoro fisico della squadra e il poco spazio per lavorare in maniera specifica su alcune situazioni: "Da un punto di vista fisico bisogna essere bravi a calibrare i momenti perché giocando ogni tre giorni è difficile trovare spazio per lavorare a livello fisico e su quello di cui il calciatore ha bisogno. Ci auguriamo di giocare ogni tre giorni perché significa che stiamo andando avanti nelle competizioni. Però bisogna calibrare tutto bene".