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Conte e la finale di Supercoppa: “Sono stato chiaro e sembra che non capite”. Con chi ce l’ha

Il tecnico del Napoli si mostra carico in conferenza stampa, manda tre messaggi chiari alla vigilia della sfida col Bologna. Uno è diretto alla squadra: “Fame e cattiveria dovremo almeno pareggiarle, come minimo”. Poi la stoccata diretta ai giornalisti.
A cura di Maurizio De Santis
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Antonio Conte è bello carico. Nella conferenza stampa alla vigilia della finale di Supercoppa, Napoli-Bologna, scandisce tre concetti essenziali e ne ha per tutti. Il primo sembra un messaggio diretto alla sua squadra e all'atteggiamento che si aspetta di vedere in campo: immagina di vederla in campo solo con gli occhi della tigre, famelica abbastanza da lottare su ogni pallone altrimenti "questo sarebbe solo una colpa, un limite nostro. Il Bologna può alzare la coppa ma deve dimostrare di giocare meglio di noi ma non al livello di fame e di cattiveria perché quella dovremo almeno pareggiarla, come minimo". Il secondo è un dito puntato contro la platea dei giornalisti ai quali ricorda un paio di cose essenziali: l'inserimento dei nove nuovi acquisti, che non è certo fattore da sottovalutare ("sono stato chiaro con voi e sembra che non capite"); l'incidenza degli infortuni, alcuni pesanti e che hanno colpito pedine chiave della rosa, che ha sicuramente reso più difficile il lavoro considerando che quest'anno gli azzurri sono in corsa su più fronti e non solo sul campionato come un anno fa quando "comunque abbiamo fatto qualcosa di straordinario, visto che arrivavamo da un decimo posto". La chiosa sull'argomento è altrettanto sferzante, Conte la addolcisce facendo una battuta. "Tante volte non si vuole vedere questo. O è rosso o è blu… cambiamo colori così è meglio".

Conte il Bologna, dove tutto è ricominciato dopo il tonfo in Serie A

L'allenatore salentino spende elogi per l'avversario: "Italiano ha fame, voglia di arrivare, ha passione. Ha fatto ottimo lavoro non solo a Bologna, anche a Firenze e in precedenza dov’era stato". La sconfitta col Bologna fu un terremoto fortissimo che scosse il Napoli dalle fondamenta. Lo sfogo dell'allenatore diretto contro la squadra sortì gli effetti sperati assieme a una serie di aggiustamenti tattici (e impiego di calciatori) dovuti all'emergenza infortuni. Da allora gli azzurri hanno cambiato registro, sia pure con qualche battuta a vuoto dettata dalla mancanza di alternative a causa degli infortuni.

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"Sia nella vittoria sia nella sconfitta bisogna sempre ripartire – le parole di Conte -. Devi essere bravo ad analizzare cosa ha portato a quel risultato negativo. Lo abbiamo fatto in maniera seria, onesta, siamo ripartiti, poi siamo caduti un paio di volte. Ma quando giochi ogni tre giorni, non è semplice soprattutto nella nostra condizione".

La stoccata ai giornalisti: "Tante volte non si vuole vedere"

Conte dedica una parte della discussione coi media toccando anche altri aspetti. E non rinuncia a togliere qualche sassolino dalla scarpa. "Sono stato chiaro con voi (giornalist, ndr) a inizio anno, anche se sembra che non mi capiate. Ci sono stati nove nuovi acquisti, alcuni non conoscevano il campionato italiano. Non è che ti ambienti in quattro e quattr'otto… Avevo detto che sarebbe stata una stagione complessa, tanti dimenticano infortuni seri di giocatori importanti, tante volte non si vuole vedere questo. O è rosso o è blu… cambiamo colori così è meglio".

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