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Conte cancella le liti e gli insulti con Mourinho: “Oggi combattiamo per un obiettivo comune”

Alla viglia dell’amichevole tra Tottenham e Roma, Antonio Conte ha cancellato i vecchi rancori covati contro Mourinho: “La storia ha mostrato il nostro valore, oggi abbiamo rispetto reciproco”
A cura di Alessio Pediglieri
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Un tempo, e non tanto tempo fa, Antonio Conte per José Mourinho era un "clown a bordocampo", mentre al portoghese il tecnico salentino attribuiva attacchi di "demenza senile precoce" visto che dimenticava in fretta le sconfitte. Oggi, alla vigilia dell'amichevole in Israele tra Tottenham e Roma, sulle cui panchine siedono i due allenatori che si incontreranno dopo quattro anni dall'ultima volta, volano confetti e carezze.

Effettivamente è passata tanta acqua sotto i ponti, eppure sorprendono le parole di Conte nella conferenza della vigilia del test ad Haifa contro la Roma dell'eterno rivale Mourinho, adesso non più visto come tale, bensì come un alleato. Quando i due si confrontavano acremente in Premier League, il primo sedeva sulla panchina del Chelsea, il secondo del Manchester United e non mancava occasione per accusarsi e insultarsi a ruota libera. Con il culmine che arrivò nel 2016 in cui i due tecnici oltrepassarono la linea del semplice – e giustificabile – antagonismo sportivo.

Nelle rispettive dichiarazioni post e pre gara, dichiarazioni pesantissime con epiteti chiari, di una rivalità che era esondata a livello squisitamente personale. "Semplicemente un piccolo uomo", la definizione di Conte verso il portoghese con Mourinho che rivendicava di non essere mai stato "squalificato per vicende vicine al calcioscommesse". Insomma, stracci levati al cielo che adesso – a distanza di anni e di campionati (con Conte ancora in Premier alla guida del Tottenham e Mourinho in sella alla Roma in Serie A) sono scomparsi, quasi dimenticati: "Ora abbiamo un rapporto di reciproco rispetto" ha spiegato candidamente Conte a chi gli chiedeva come affronterà l'incrocio con Mourinho.

Il tecnico degli spurs ha confermato che non ci saranno ruggini o veleni da ripulire: "La storia del calcio ha dimostrato quello che siamo e quanto valiamo. In passato, sia io che lui abbiamo avuto problemi ma gli stessi che abbiamo avuto anche con altri tecnici." Massima stima, dunque, anche perché Conte evidenzia che i nemici-amici oggi sono uniti dallo stesso destino: "Stiamo lavorando entrambi bene e siamo uniti dal medesimo obbiettivo: contrastare le superpotenze in Italia e in Inghilterra. Loro con Milan, Inter, Juventus tutte squadre importanti noi ce la dobbiamo vedere con il City, il Liverpool, l'Arsenal".

Adesso la parola passerà ancora una volta al campo,  appuntamento sabato 30 luglio ad Haifa per un'amichevole estiva che avrà un occhio di riguardo proprio sui due allenatori: "Ci saluteremo con il massimo rispetto", ha assicurato Conte. Ciò che il campo divide, il campo unisce. Fino alla prossima sconfitta.

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