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Contatto Sommer-Nzola in Fiorentina-Inter, rigore corretto: al Var ripetono sempre solo una parola

Ad Open Var su DAZN svelati gli audio sull’episodio più discusso in Fiorentina-Inter quando al 75′ Sommer esce colpendo palla e Nzola. Marini e Doveri in sala monitor non hanno dubbi sul rigore da concedere e in studio si spiega ancor più il motivo: “Contestualmente significa che il portiere in questo caso commette un fallo imprudente, dunque rigore e ammonizione”
A cura di Alessio Pediglieri
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L'analisi della moviola sui principali episodi della penultima giornata di campionato è arrivata puntualmente con gli audio relativi ai dialoghi in campo tra arbitro e sala Var. Sotto la lente di ingrandimento Fiorentina-Inter vinta grazie al gol di Lautaro e alle parate di Sommer,  in cui ha fatto discutere l'assegnazione del rigore ai viola dopo un contatto in area tra Sommer e Nzola col portiere nerazzurro punito per il colpo in testa rifilato all'avversario in uscita. La Sala Var avvisa Aureliano del fallo e del conseguente rigore: "Sfioricchia la palla, ma c'è contestualità: arrivano contestuali sul pallone, rigore e ammonizione al portiere per imprudenza".

Molti hanno storto il naso quando Aureliano è stato fermato dal Var perché in sala moviola si andasse a rivedere l'uscita di Sommer che, alla ricerca di prendere il pallone in anticipo, esce verso Nzola e colpisce il giocatore della Fiorentina oltre alla sfera. Per il direttore di gara passano alcuni minuti di attesa prima di venire richiamato al monitor, mentre ci sono le proteste della Viola e l'attaccante resta a terra.

Mentre Aureliano cerca di mantenere la calma in campo, invitando i giocatori a richiamare lo staff medico della Fiorentina per assistere Nzola, in sala Var parte l'analisi dell'episodio. "Un attimo Gianluca" dice subito Marini e da quel momento iniziano i confronti con le telecamere incrociate da varie angolazioni. "La sfioricchia, non è che la prende completamente. Arrivano in contemporanea, praticamente arrivano insieme".

Subito la sensazione al Var è "che è più rigore, è da chiamare, sì". Di fronte ad altre inquadrature viene ripetuta una parola precisa, per ben tre vole che convince sempre più per la decisione dal tiro dagli 11 metri: "E' contestuale" si sente dire dal Var Marini, "Contesutale… sì, contestuale". Fino alla frase risolutiva: "Pugno in faccia". E così si rivolgono ad Aureliano che chiede se il portiere colpisca o no la palla: "Praticamente no, lo sfioricchia…"

E' a quel punto che Aureliano si dirige a bordo campo e visiona anche lui le immagini in dialogo con la sala Var con cui si ritrova in un attimo d'accordo: "Contestualmente, ovviamente anche ammonizione al portiere per imprudenza". Dunque, calcio di rigore concesso. In studio DAZN c'è Antonio Damato, membro della commissione della Can che spiega ancora meglio la corretta scelta su un episodio complesso: "In questo caso, non tra le più facili da valutare, il fatto che il portiere tocchi prima il pallone non è un salvacondotto, il calciatore commette un fallo imprudente".

Secondo il regolamento, dunque, comportamento da punire anche con l'ammonizione di Sommer che non si cura delle conseguenze che può causare all'avversario, in questo caso Nzola, e "con noncuranza del pericolo". Anche Damato ritorna sulla parola chiave, "contestuale": "Dunque, l'arrivo in contemporanea, contestualmente significa che il portiere in questo caso commette un fallo imprudente, Il volto di Nzola viene colpito in maniera quasi contemporanea al tocco sul pallone. In particolare anche con un pugno in faccia"

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