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Come sarebbe uno stadio colossale da 1 milione di posti (e perché non vedrà mai la luce)

Lo stadio più grande al mondo è frutto della fantasia di un artista americano: ha riprodotto in scala un impianto che può contenere 1 milione di spettatori. Che si possa anche costruire è qualcosa da Guinness dei primati oltre che un azzardo ingegneristico.
A cura di Maurizio De Santis
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Il modello di stadio più grande al mondo mai immaginato: la capienza è di 1 milione di spettatori.
Il modello di stadio più grande al mondo mai immaginato: la capienza è di 1 milione di spettatori.

Lo stadio da 1 milione di spettatori – sì, avete capito bene – ha dimensioni gigantesche. No, non è un modellino dei Lego e nemmeno frutto dell'assemblaggio per appassionati di Subbuteo. Ma un'opera d'arte reale che l'americano Paul Pfeiffer ha immaginato e allestito.

Fantasia e ingegno lo hanno portato a concepire un'arena che sembra un Camp Nou grande dieci volte quello attuale: 99 mila spettatori è la capienza del catino catalano, una cattedrale e un tempio del calcio che non ha eguali in Europa, considerato che il nuovo Wembley non si spinge oltre i 91 mila.

Bisogna spostarsi al Rungrado May Day Stadium in Corea del Nord (150 mila posti, a Pyongyang) oppure in America (120 mila posti, Salt Lake Stadium) per trovare anfiteatri da record di presenze ma nessuno finora aveva mai ipotizzato di progettare qualcosa di spaziale.

Una prospettiva dell'opera frutto della fantasia e dell'ingegno dell'artista americano, Paul Pfeiffer.
Una prospettiva dell'opera frutto della fantasia e dell'ingegno dell'artista americano, Paul Pfeiffer.

Le immagini rimbalzate sui social network sono divenute virali. Il fascino di uno stadio così imponente da avere le fattezze di una astronave come Guerre Stellari stuzzica la fantasia e l'immaginazione. È così grande, anche a vederla riprodotta in scala, che si può immaginare di toccare il cielo con un dito.

Che si possa anche costruire è qualcosa da Guinness dei primati oltre che un azzardo ingegneristico. Le prime domande sorgono di getto e dare una risposta sensata è impossibile. Come si fa vedere la partita da lassù? Farà freddo là, in alto, come trovarsi in cima a una montagna? È mai possibile edificare – e in base a quali norme di sicurezza o utilizzo di materiali – un edificio di questo tipo? Quanto dovrebbe essere vasta l'area per accogliere, servizi compresi, l'opera? Quanto costerà? Quante persone occorrono per un cantiere di proporzioni ‘galattiche'? Come fai a spostare una moltitudine di persone che, messe tutte assieme, sarebbe come traslocare un'intera popolazione di una città da un posto all'altro? Quanto tempo ci vorrà per passare da un settore all'altro e arrivare al posto assegnato? Che impatto avrebbe sull'ambiente una struttura straordinaria e onirica? Ci sarebbe abbastanza ossigeno per tutti, in particolare per i calciatori che in mezzo al campo sembrerebbero trovarsi in fondo a un burrone?

Come si vede la partita da lassù? È una delle domande che sorgono spontanee osservando il modello riprodotto in scala.
Come si vede la partita da lassù? È una delle domande che sorgono spontanee osservando il modello riprodotto in scala.

Il modello è sbalorditivo, l'esperimento è accattivante. E, forse, in un futuro abbastanza lontano nel tempo oppure in una dimensione onirica dove tutto è possibile, sarà anche realizzabile. Ma, almeno per adesso, resta un gioco bellissimo, da costruire mattoncino dopo mattoncino. A proposito… quanto sarà mai grande la scatola?

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