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Come sarà il sorteggio della nuova Champions: col vecchio metodo servirebbero 4 ore e 900 palline

Dalla prossima edizione della Champions cambierà tutto, anche nel sistema dei sorteggi per gli abbinamenti in tabellone. Il metodo attuale verrà sostituito da uno definito ibrido: in cosa consiste e quali sono le novità.
A cura di Maurizio De Santis
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La prossima edizione della Champions League 2024-2025 sarà completamente differente, cambierà tutto a cominciare dal format e dal numero delle squadre partecipanti fino al metodo per i sorteggi. La struttura non sarà più imperniata sul modello tradizionale della fase a gironi, seguita da quella a eliminazione diretta, ma insisterà su un unico raggruppamento concepito come fosse un campionato e costituito da 36 squadre (non più 32).

Le prime otto classificate accederanno direttamente agli ottavi di finale, quelle piazzate dalla 9ª alla 16ª posizione andranno ai playoff da teste serie mentre quelle dalla 17ª alla 24ª disputeranno gli spareggi da non teste di serie. Le rimanenti saranno eliminate, non ci sarà più il meccanismo delle retrocessione nella Coppa di livello inferiore (per esempio: l'Europa League come previsto finora) .

La domanda adesso è: come e in base a quale criteri sarà effettuato il nuovo sorteggio per gli abbinamenti delle squadre nel tabellone delle partite? Anzitutto va chiarito che i 36 club saranno ripartiti in quattro fasce da 9 prima degli accoppiamenti: ogni squadra affronterà 2 squadre di ogni fascia, comprese quelle della propria.

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In prima fascia saranno incluse le attuali vincitrici della Champions oltre a 8 formazioni che hanno il coefficiente migliore, una novità ulteriore che di fatto cancella la priorità finora data alle vincitrici dei campionati nazionali e dell'Europa League. Dalla seconda alla quarta verranno inserite tutte le altre tenendo conto dei loro coefficienti. Non ci saranno più gare di andata e ritorno ma nel complesso saranno 8 le partite che ogni squadra disputerà nella prima fase (4 in casa, altrettante in trasferta). Sarà casuale la scelta di chi giocherà la prima in casa.

Come regola generale, i club della stessa federazione non verranno sorteggiati tra loro. Ma, a differenza di adesso, questa limitazione non sarà più così rigida ma lascerà una porta aperta da subito ai derby: per evitare intoppi, infatti, potrà capitare anche che si incrocino squadre provenienti dallo stesso Paese e da quei campionati che porteranno in Champions quattro o più club (l'Italia è in corsa per averne cinque).

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Quanto alla metodologia utilizzata per stabilire la combinazione di match, andrà quasi del tutto in archivio il sistema attuale facendo spazio a uno definito ibrido. Il motivo? Alcune simulazioni dei sorteggi Uefa hanno dimostrato che utilizzando il procedimento manuale per il nuovo format ci vorrebbero quasi quattro ore e 900 palline per definire la griglia degli accoppiamento in tabellone. Ecco perché si farà ricorso a una sorta di struttura mista: i club verranno sorteggiati a mano ma sarà il computer a prendere il controllo della situazione selezionando gli 8 avversari. Quanto durerà il sorteggio con il metodo ibrido? La stima effettuata dice 35 minuti, più o meno gli stessi impiegati per il format esistente della Champions.

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