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Come Laporta può cambiare il futuro di Messi nel Barcellona

Joan Laporta e Lionel Messi si sono abbracciati all’aeroporto di Parigi dove il neo presidente eletto dei catalani, al suo ritorno alla guida del club, ha voluto salutare ogni giocatore al loro arrivo in Francia. Laporta assisterà al match di Champions contro il Psg e poi si metterà al lavoro per cercare di convincere il campione argentino a restare con una strategia ben precisa. Ma non sarà facile vista la crisi economica del club.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Joan Laporta è il nuovo presidente del Barcellona. Un ritorno per lui che vent'anni fa vide debuttare per la prima volta Lionel Messi con la maglia della cantera catalana. La permanenza della Pulce in Catalogna rappresenta uno dei punti principali della sua presidenza che avrà il non facile compito di convincere l'argentino a restare. Obiettivo difficile, non tanto per la volontà del giocatore che potrebbe anche pensare di accettare determinate condizioni da parte di Laporta, quanto piuttosto per la situazione economica del club ritenuta molto delicata. I conti in rosso potrebbero portare ad un divorzio che sembrava certo la scorsa estate prima del dietrofront del giocatore agli ordini di Koeman dopo il caos burofax.

A giugno però le cose potrebbero cambiare. Il Psg, avversario negli ottavi di finale del Barcellona, sembra essere pronto a mettere le mani sul campione argentino. Ma Laporta ha frenato subito: "Il Psg ci ha mancato di rispetto" ha detto Laporta nel discorso d'insediamento a capo del club blaugrana. Domani sera sarà al Parco dei Principi per la sfida di ritorno in Champions contro la squadra di Pochettino. L'abbraccio tra Messi e Laporta a Parigi nel momento in cui il Barcellona è atterrato nella capitale francese, è stato subito immortalato dalle telecamere. In Catalogna sperano che proprio il ritorno di Laporta possa essere decisivo per convincere Messi a firmare, a questo punto, un rinnovo contrattuale che durerebbe fino al termine della carriera dell'argentino.

L'abbraccio tra Messi e Laporta a Parigi

Nella città più romantica del mondo, Messi e Laporta si sono abbracciati di nuovo. Il neo presidente eletto del Barcellona, ha voluto attendere all'aeroporto di Parigi, l'arrivo dei giocatori catalani all'uscita dal gate di riferimento. E proprio a Parigi, il patron dei catalani ha potuto abbracciare anche il capitano del Barcellona, quel Lionel Messi che vent'anni fa aveva visto debuttare con i giovani della cantera blaugrana.

"Il fatto che Messi sia venuto a votare significa che ama questa maglia e lo convinceremo a restare". Sono state queste le prime parole da presidente eletto pronunciate da Joan Laporta. La permanenza di Messi però dipenderà esclusivamente dalla situazione finanziaria del club. Sarà curioso capire infatti sei il Barcellona avrà la forza necessaria per garantire alla Pulce le stesse cifre previste all'interno dell'attuale contratto dell'argentino. Nel caso in cui non dovesse definirsi un accordo, ci sarà da aspettarsi un duello Psg-City per assicurarsi il campione argentino.

I debiti del Barcellona e la crisi economica del club catalano

Il Barcellona ad oggi si vede costretto a dover pagare oltre 196 milioni di euro. Una somma ingente che costituisce una liquidità importante da versare nelle casse di club di mezza Europa. In tempi brevi dovranno essere pagati 126 milioni e incassati 85 di cui 58 quasi subito. Ma nonostante ciò, i debiti sono sempre superiori ai crediti e pari a 111 milioni per un saldo complessivo in negativo di 68 milioni. Nel complesso, i debiti del Barcellona superano il miliardo di euro: 1.173 milioni.

Numeri assolutamente disastrosi che non possono far pensare ad una permanenza di Messi in squadra. Il monte ingaggio della squadra è pari al 74% del fatturato e Laporta si ritrova in una situazione davvero difficile. Per trattenere Messi, sarà dunque necessario che il club provi ad ottenere un prestito. Ma attualmente sembra davvero un'ipotesi difficile dato che il Psg è già pronto ad accontentare il giocatore con cifre assolutamente stratosferiche.

"Messi va valorizzato presentandogli un'offerta economica all'altezza – ha dichiarato Laporta subito dopo la sua elezioni – Lui non lo fa per i soldi ma gli serve un progetto vincente adeguato con il Barcellona". Laporta ha in mente di gestire la questione Messi rifinanziando i debiti del club, ma anche riducendo i costi e andando a recuperare i ricavi. A tal proposito Laporta ha detto: "Il contratto di Messi non incide sui debiti del club. I suoi costi di aggirano intorno all'8% del totale ma lui genera anche il 30% delle entrate". 

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