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Come ha fatto Acerbi a scampare la squalifica per insulti a Juan Jesus: la spiegazione dell’avvocato

Eduardo Chiacchio, avvocato specializzato in diritto sportivo e noto al mondo del calcio, ha fornito a Fanpage la spiegazione tecnica sul perché Acerbi sia stato assolto dall’accusa di razzismo nei confronti di Juan Jesus. “Non c’erano prove, ma neppure indizi seri che fosse stata proferita la frase”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Francesco Acerbi assolto dall'accusa di razzismo nei confronti di Juan Jesus in occasione di Inter-Napoli. Il Giudice Sportivo, Gerardo Mastrandrea, non ha punito il difensore nerazzurro per assenze di prove. Non è stata messa in dubbio la buona fede del centrale del Napoli ma il fatto che la frase sia stata percepita solo da Juan Jesus senza alcun riscontro esterno audio, video o testimoniale, scagiona Acerbi. Eduardo Chiacchio, avvocato specializzato in diritto sportivo e noto al mondo del calcio ha fornito a Fanpage la spiegazione tecnica di questa vicenda.

La questione ruota tutta intorno all'assenza di supporti esterni. "Non c'erano sufficienti indizi seri, non una prova che fosse stata proferita la frase – spiega il legale – Non c'è neppure una testimonianza da parte di calciatori del Napoli e Acerbi non poteva che essere prosciolto". Il difensore dell'Inter rischiava 10 giornate di squalifica per comportamento discriminatorio (articolo 28) ma ora sarà regolarmente a disposizione di Inzaghi: "Come si può condannare una persona se non c'è niente".

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Avvocato, è bastato che Acerbi abbia smentito Juan Jesus in audizione negando di aver rivolto frasi razziste?
"No, Acerbi ha fatto la sua parte difensiva. In sentenza emerge che non c'erano prove, ma neppure indizi seri che fosse stata proferita la frase: non c'è audio, né video e né testimonianza neppure di calciatori del Napoli e Acerbi non poteva che essere prosciolto".

E allora in che modo la giustizia sportiva avrebbe potuto punire Acerbi?
"Bastava un audio, un video o anche una testimonianza. Secondo il Giudice Sportivo non si può condannare il calciatore senza indizi seri".

C'è un precedente della squalifica di 10 giornate a Claudio Santini del Padova per un insulto razzista a Shaka Mawuli della Sambenedettese.
"In quel caso un giocatore della Sambenedettese, compagno di squadra dell'offeso, testimoniò personalmente che aveva sentito la frase denigratoria. Per questo motivo Santini fu squalificato".

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E le scuse del difensore dell'Inter a Juan Jesus?
"Il giudice sportivo non riferisce di scuse di Acerbi che evidentemente non hanno avuto riscontro. Condivido l'operato del giudice Mastandrea. Come sempre un magistrato sportivo di altissimo livello e lo ha dimostrato ancora una volta. C'è da dire che Acerbi ha ammesso la minaccia, l'offesa, ma non la frase denigratoria, questa è la differenza.

Ma la frase che avrebbe pronunciato Acerbi?
"Non è stata ritenuta dal Giudice sportivo meritevole di squalifica".

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