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Chiellini incendia la finale e rievoca antichi ricordi: “I trofei? 20 più 1, ma non si può dire…”

La battuta in conferenza di vigilia della finale di Coppa Italia contro l’Inter da parte del capitano bianconero è di quelle che fanno male al popolo interista: “C’è rivalità, accendiamola”
A cura di Alessio Pediglieri
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Una finale che esplode improvvisamente in conferenza stampa e accende l'antica rivalità tra Juventus e Inter oramai a poche ore dal confronto diretto sul prato dell'Olimpico, in programma questa sera per la finale dell'edizione 2022 di Coppa Italia. Di fronte due società e due universi paralleli che quando si incrociano o solamente se si sfiorano creano buchi neri in cui si rischia che venga risucchiato tutto. A indicare la rotta di collisione ci pensa capitan Chiellini che non rinuncia a scuotere una vigilia votata al fair play e alle frasi di rito.

Lo fa col sorriso sulle labbra, con quella vivacità sarcastica tutta toscana. Dopotutto in conferenza per la Juventus si presentano loro due, il livornese Max Allegri e il pisano Giorgio Chiellini, nati in due città dove il confronto è antico, duro e radicato, giocato a punta di fioretto. E così non spaventa il duello sportivo tra Juventus e Inter, la "partita che tutti vorrebbero giocare e vincere", che rivive in una battuta del centrale difensivo bianconero nel momento in cui la domanda verte sui trofei conquistati a Torino che, con l'eventuale vittoria in finale in Coppa, salirebbero a 20.

"In realtà sarebbero venti più uno, però quello non possiamo dirlo. Visto che c'è un po' rivalità, allora accendiamola, evocando antichi ricordi…" la frase che ha scatenato i tifosi bianconeri nell'esultare davanti alle parole del loro capitano e esacerbato l'animo dei nerazzurri. Ma quali sono questi ricordi? Quelli che riportano ai fatti di oltre 15 anni fa, quando scoppiò lo scandalo Calciopoli e la Juventus si ritrovò al centro del vortice e delle polemiche che ancor oggi non cessano. Sì, perché Chiellini non entra nel merito, si limita ad un pizzico di ironia che non guasta, senza mai citare il periodo più cupo della storia juventina, ma rivendicando tutto ciò che è stato tolto. Come il famoso scudetto 2006, revocato in giudizio e assegnato proprio all'Inter.

Un elemento ulteriore per dare un senso ad una finale che vale tutto, come nell'altro pizzicotto rifilato da Allegri ai suoi giocatori, con la Coppa Italia che "non è la ciliegina, è la torta". Chiellini chiama così a rapporto il popolo bianconero, per quella che sarà l'ultima partita importante di questa stagione ma anche la prima della prossima, perché "ripartire vincendo la Coppa Italia ti permette di giocare un trofeo in più, la Supercoppa. Ma ti darebbe uno slancio in più anche per lo Scudetto". Senza Calciopoli.

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