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Catania, licenziamento giocatori via Whatsapp, Lo Monaco: “Tutti sapevano tutto da mesi”

Dopo la diffusione dello sconcertante messaggio via Whatsapp in cui il club chiede a 10 giocatori di cercarsi una nuova squadra per l’anno nuovo, scoppia il caos e la rabbia dei tifosi etnei. Intanto, la società ha parlato attraverso l’ad Lo Monaco: “Tutti lo sapevano da tempo, si voleva solo ricordarlo agli interessati”
A cura di Alessio Pediglieri
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Catania, anno zero. Il 2020 sarà considerato questo, in tutto e per tutto. Dopo il messaggio spedito via WhatsApp nel quale il club ha comunicato ai giocatori più rappresentativi di cercarsi una nuova squadra, è scoppiato il caos, con lo sconcerto in città e un duro comunicato della Curva Nord. Intanto, tesserati e società hanno mantenuto il più duro dei silenzi, evitando commenti e dichiarazioni ai media ma la situazione può deflagrare da un momento all'altro. Fino alle recenti dichiarazioni di Lo Monaco, ad della società siciliana che ha parlato di un semplice "recap" ai giocatori, che sapevano la situazione da mesi.

La posizione del Catania: "tutto noto da tempo"

Alla fine il club ha ceduto alle pressioni esterne e ha lasciato una veloce dichiarazione attraverso la persona del suo amministratore delegato, Lo Monaco che ha voluto spiegare la posizione ufficiale del club davanti alla fuga di notizie e al recente caso: "Non è una novità perché i giocatori sono al corrente della situazione da un paio di mesi. Il Catania non è più in grado di sorreggerla, i debiti sono a livelli pazzeschi. In questi anni non abbiamo avuto un punto di penalizzazione, significa che con gli stipendi siamo a posto. Nessuno sta usando questa comunicazione come mezzo coercitivo – ha rilasciato a ‘Radio Sprtiva' –  abbiamo solo voluto ricordare ai calciatori quale sia la situazione invitandoli a trovare altre soluzioni

La rabbia dei tifosi, il comunicato della Nord

A scendere in campo adesso ci pensano i tifosi rossoblù, coloro che hanno il calcio e il Catania da sempre come primo pensiero, nel bene e nel male. Il tifo organizzato del club etneo – che fa da sempre capo alla curva Nord – ha pubblicato e diramato una lunghissima lettera nella quale si legge: "Non ci interessano le polemiche, non è il momento. Ciò che possiamo sostenere è che si tratti di follia pura presumere di restare al Catania un minuto più del necessario. Ora è il momento di chi può. Se c’è qualcuno interessato al miracolo di salvare il Catania faccia presto e bene. Prima del 7 gennaio. Rimuova ogni collegamento tecnico prima che economico con Meridi e ci liberi da questo incubo. Non è più tempo di giorni. Solo di ore".

Il messaggio Whatsapp, la fuga di notizie, la smobilitazione forzata

Parole forti che seguono a una situazione surreale. L’azione del Catania per non affondare – messa su pubblica piazza da una talpa che ha passato al portale ‘TuttoC' la "lettera di Natale" – ha creato il caos totale: social impazziti, tifosi furibondi, giocatori spiazzati e soprattutto una società in silenzio stampa. Silenzio totale, anche davanti alla fuga di notizie in cui si è chiesto a 10 giocatori di cercarsi un'altra squadra per l'anno nuovo, tra contratti oramai poco sostenibili, visto il prolungato momento di difficoltà, da eliminare in qualsiasi modo.

Il Grande Catania che sconfisse l'Inter del Triplete

Solo dieci anni fa, a Catania si respirava altra aria, quella di un calcio vero, genuino, fatto di Serie A, di vittorie, di soddisfazioni. Esattamente 10 anni fa, infatti, c'era Sinisa Mihajlovic  in panchina e Beppe Mascara quale capitano in campo. Era la stagione delle grandi vittorie, come aver trionfato sulla Juventus a Torino. Era il Catania che giocava e faceva sognare, con Spolli, Maxi Lopez, Izco, Ricchiuti (e poi – nella stagione successiva – con il “Papu” Gomez) e che a marzo 2010, si tolse il grande piacere di sconfiggere al Massimino l’Inter lanciata verso il Triplete. 

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