Cassano spiega dove sono i suoi soldi: “Li ho messi tutti a dormire a babbo morto, c’ho il grano”

Antonio Cassano non ha pietà per i suoi colleghi che hanno sperperato il denaro guadagnato in carriera, non li aiuterebbe per nessun motivo e spiega senza peli sulla lingua il perché: nella vita sono stati fortunati, avrebbero dovuto fare come lui, ovvero "mettere i soldi tutti a dormire a babbo morto", metafora usata dal 42enne barese per dire che lui è stato oculato e il malloppo è al sicuro sul suo conto corrente, ma anche investito con sapienza ("compro le case", aveva detto qualche tempo fa).
L'input per il discorso fatto da Cassano arriva dalla domanda di un ascoltatore di ‘Viva el Futbol', il podcast in cui Fantantonio parla di calcio e non solo, assieme ai suoi compagni Ventola e Adani: "Come hai gestito i soldi dopo aver smesso di giocare a calcio, quali sono le ricadute psicologiche che ti hanno influenzato in negativo e positivo? Puoi dare qualche consiglio per noi giovani?", viene chiesto ai tre amici.
Cassano spiega cosa ha fatto coi suoi guadagni: "Li ho messi tutti in saccoccia per me, la mia famiglia e i miei figli"
Cassano prende la parola per primo: "Io rispondo in un secondo. E' semplice. I miei soldi li ho messi tutti a dormire a babbo morto. Quelli che mi sono guadagnato, li ho sudati e li ho messi tutti in saccoccia per me, la mia famiglia e i miei figli. C'ho il grano, sono felice, me lo son guadagnato e nessuno me l'ha regalato. A livello psicologico, non ho avuto delle problematiche, perché… sarò stato intelligente, sarò stato furbo, sarò stato parsimonioso, non li ho sperperati".
"L'unico vizio, tra virgolette, che avevo quando c'avevo 19 anni è che in un anno ho comprato 9 macchine – continua Cassano – Poi ho capito che comprare le macchine è buttare i soldi nel cesso e, siccome nessuno me li ha regalati, a livello psicologico non ho avuto problematiche, anche se tanti giocatori li hanno sperperati".
Nessuna pietà per chi invece ha bruciato i propri soldi: "Seconda e terza chance, no"
"Però, in quel caso lì, chi li sperpera in cattivo modo, io non li perdono – conclude il barese molto duro – non li perdono e non li aiuto nemmeno. Seconda e terza chance, no. Sei stato fortunato, perché c'è gente che guadagna 1000-1500 euro, si fanno un culo così. Tu li prendi, li butti nel cesso, significa che allora t'arrangi…".