Cassano durissimo sulla Juve: “Guadagnano 6-7 milioni ciascuno e stanno facendo schifo”
Antonio Cassano non ha usato mezze misure per definire il momento negativo della Juventus. Dopo due sconfitte consecutive in campionato, i bianconeri rischiano di vivere un'altra stagione anonima non in linea con le performance abituale della Juventus degli ultimi anni. L'ex attaccante barese ha parlato dei problemi della società e dei rapporti tra Allegri e Agnelli. "Lui si fida solo del presidente" ha detto Cassano in riferimento al tecnico livornese definendo sbagliato l'arrivo di Maurizio Arrivabene che non avrebbe le competenze calcistiche necessarie per poter dirigere una squadra come la Juventus.
Cassano mette in evidenza una situazione di caos generale: "L'anno scorso hanno disintegrato Pirlo – ha detto – Adesso però, o mandano via Allegri o continueranno a fare un campionato anonimo". Cassano nel suo classico intervento su Bobo TV in compagnia di Vieri, Adani e Ventola, ribadisce il suo concetto di base: "Se la Juve farà fatica ancora ad arrivare tra le prime quattro, devono mandare via Allegri – ha sentenziato il barese – Lo dico oggi e lo dirò tra 5 mesi". Cassano si è poi scagliato contro alcuni giocatori in particolare, evidenziato come il solo Dybala sia l'unica nota positiva della squadra.
"Alcuni giocatori guadagnano 6-7 milioni e stanno facendo schifo – ha tuonato l'ex attaccante della Nazionale – Col Verona ho visto paura, poca personalità e poca voglia di dimostrare". Detto di Dybala, il barese fa i nomi dei giocatori che a suo dire non starebbero rendendo al massimo delle proprie possibilità:
"Non posso pensare che Cuadrado, Bentancur o Rabiot siano questi – ha aggiunto ancora – Poi Alex Sandro, Chiellini, Bonucci, Arthur, Danilo… Per me anche la società ha delle colpe, ha richiamato un allenatore che tre anni fa era questo e oggi è ancora questo". Cassano non si risparmia, chiudendo con un finale ad effetto il suo intervento: "Non posso pensare che i giocatori siano da meno. Qualcuno si prenda la responsabilità di guardarsi in faccia e dire le cose come stanno".
