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Carboni calcia pallone e Pasalic, il Var cancella il rigore: episodio al limite in Cagliari-Atalanta

Episodio da moviola davvero al limite in occasione di Cagliari-Atalanta. L’arbitro Piccinini ha fischiato un calcio di rigore in favore degli ospiti, per punire un contatto tra Carboni e Pasalic con il primo che nel tentativo di liberare l’area ha colpito il secondo. A quel punto è intervenuto il Var che ha spinto poi il direttore di gara al dietrofront dopo il ricorso all’on-field review.
A cura di Marco Beltrami
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Episodio da moviola destinato a far discutere in occasione di Cagliari-Atalanta, ultimo anticipo del sabato della 12a giornata di Serie A. Nel secondo tempo il direttore di gara Piccinini ha fischiato un calcio di rigore in favore degli ospiti, già in vantaggio 2-1. Punito un contatto tra Carboni e Pasalic, con il primo che nel tentativo di liberare l'area ha colpito il secondo. Una situazione su cui è intervenuto il Var che ha spinto l'arbitro a recarsi all'on-field review. Dopo aver rivisto l'episodio, Piccinini ha fatto dietrofront tra le proteste di Gasperini.

L'arbitro in realtà inizialmente sembrava avere pochi dubbi sulla valutazione del contatto tra Carboni e Pasalic. Come mai allora il Var è intervenuto? Aumenta l'incertezza intorno alle modalità di chiamata da parte degli addetti alla tecnologia in campo, dopo le polemiche delle ultime settimane. In termini di regolamento, i collaboratori di Piccinini hanno riscontrato gli estremi per un chiaro ed evidente errore, anche se in realtà, la situazione di gioco era tutt'altro che semplice, e addirittura al limite.

Carboni infatti colpisce il pallone una frazione di secondo prima di impattare le gambe dell'avversario. Una giocata curiosa visto che il piede del difensore del Cagliari tocca la sfera praticamente incuneandosi tra le gambe di Pasalic che viene poi travolto. Solo dopo la visione della situazione al replay è possibile ricostruire l'accaduto, con il fermo immagine che sembra dare ragione al dietrofont di Piccinini. Come suddetto i dubbi veri sono quelli relativi al motivo per cui il Var sia intervenuto quando nelle scorse giornate in situazioni anche più "nette", si è dato "fiducia" alla valutazione del direttore di gara. Su questo vertono soprattutto le recriminazioni della Dea.

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