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“Cancelo è il miglior terzino offensivo al mondo”: il trucco di Guardiola ha creato un mostro

Joao Cancelo è stato il migliore in campo nella vittoria del Manchester City per 4-1 sul Club Brugge in Champions League. Il portoghese ha messo in campo una prova mostruosa con 3 assist e molto altro: tifosi e compagni di squadra stravedono per lui, Guardiola lo ritiene inamovibile. Dietro “il terzino offensivo più forte al mondo” c’è un trucco di Pep.
A cura di Paolo Fiorenza
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Nel Manchester City macchina perfetta di Pep Guardiola, uno degli ingranaggi più importanti è sicuramente Joao Cancelo. Quando si materializzano serate come quelle di Champions League contro il Club Brugge, è impossibile non accorgersi del nuovo status raggiunto dal 27enne laterale portoghese: devastante è la parola giusta per descrivere il livello di gioco espresso dall'ex giocatore di Inter e Juventus. Nella vittoria del City per 4-1, Cancelo – nominato ‘Man of the match' – ha messo a segno tre assist, che sono solo la punta dell'iceberg di una prova mostruosa, l'ennesima degli ultimi mesi dopo essere diventato nella scorsa stagione uno dei pilastri del progetto di Guardiola.

Nel quarto turno di Champions il giocatore affermatosi al Valencia ha toccato 135 palloni – nettamente il più coinvolto nella manovra, il secondo è Rodri con 114 – effettuando 108 passaggi col 91% di precisione, con ben 7 occasioni create, 3 tiri ed un palo preso. E poi ancora: contrasti, intercetti e respinte, per accontentare anche chi negli anni scorsi ripeteva il disco "ok, è bravo ad attaccare, ma non difende". Cosa pensino di Cancelo i tifosi del Manchester City, ma anche i suoi compagni di squadra, lo mostrano chiaramente le parole a fine partita di Phil Foden, uno dei beneficiari dei suoi assist ieri sera: "Joao è uno dei migliori se non il miglior terzino offensivo del calcio mondiale in questo momento, aggiunge sempre gol e assist. Lui è sempre lì nei grandi momenti delle grandi partite, sappiamo che ha quella qualità sotto porta ed è sensazionale".

Parlare di terzino peraltro per Cancelo ormai è riduttivo, alla luce del ‘trucco' con cui Guardiola camuffa il proprio spartito tattico – nei tabellini un 4-3-3, ma in realtà un camaleonte fluidissimo che non ha neanche più un riferimento offensivo – approfittando proprio della versatilità e delle qualità tecniche del portoghese. Quarto in difesa a sinistra, ma capace di fare altrettanto a destra come si è visto nei due anni di Serie A, Cancelo è un esterno puro solo sulla carta, visto che il tecnico del City lo fa sistematicamente entrare nel campo per avere superiorità nello spazio tra difesa e trequarti avversaria. Quanto il suo raggio d'azione lo renda di fatto una mezzala si vede chiaramente nella heatmap del match contro il Brugge.

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Quanto il suo ruolo sia diventato centrale nella proposta di calcio di Guardiola, lo dimostra l'impiego crescente di Cancelo, dalla prima stagione 2019/20 – dopo che la Juve lo aveva ceduto al City per 28 milioni più il cartellino di Danilo – in cui mise assieme 33 presenze totali, passando per quella 2020/21 quando era salito a 43, fino ad arrivare all'inizio dell'attuale annata, nella quale è letteralmente intoccabile per Pep. Il portoghese ha giocato infatti tutte le partite in tutte le competizioni, dal primo all'ultimo minuto, tranne i 12 minuti finali contro il Crystal Palace in Premier League ed il secondo tempo col West Ham in Coppa di Lega: 1382 minuti in 16 presenze. Inamovibile.

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