Calciatore reagisce all’aggressione di un tifoso e viene espulso: i compagni si rifiutano di giocare

L'assurdo episodio è accaduto domenica 12 febbraio, a Daniel Cataño, attaccante dei Milionarios, squadra che milita in Primera A il massimo campionato colombiano, poco prima del fischio di inizio della sfida in programma contro il Tolima. Che non si è mai disputata.
In Colombia il campionato è appena iniziato ma già deve fare i conti con una partita rinviata a tempo indeterminato: la Federcalcio dovrà infatti gestire la sospensione del match Tolima-Milionarios valido per la 4a giornata, mai giocata a seguito del rifiuto dei giocatori della squadra ospite a iniziare il match dopo quanto accaduto nei minuti precedenti il calcio di inizio durante l'ultima rifinitura che ha visto l'attaccante Daniel Cataño prima subire una vile aggressione da parte di un invasore solitario, poi essere espulso dall'arbitro per aver reagito.
L'episodio, unico nel suo genere, ha sorpreso tutti allo stadio Manuel Murillo Toro di Ibagué, in Colombia: mentre i Milionarios stavano effettuando l'ultimo riscaldamento a ridosso dell'inizio del match contro il Tolima, un tifoso dei padroni di casa ha fatto improvvisamente irruzione in campo, puntando direttamente Cataño e sferrandogli un pugno alle spalle sulla testa. Un colpo improvviso che ha lasciato per qualche istante esterrefatto il giocatore che, una volta ripresosi dalla sorpresa, ha rincorso l'uomo. Ed è stato più veloce di tutti, anche degli addetti alla sicurezza a bordo campo, tanto da riuscire a saltargli addosso e sbatterlo per terra.
Una reazione spontanea e naturale del giocatore dei Milionarios che ha permesso poi che il tifoso venisse fermato e allontanano dal terreno di gioco, ma che è costata carissimo a Cataño. Infatti, nei confronti del giocatore, l‘arbitro ha estratto subito il cartellino rosso obbligandolo a fare rientro negli spogliatoi. A quel punto è avvenuto l'impensabile: tutti i compagni di squadra di Cataño hanno deciso di non giocare, con il capitano, David Silva, che ha sostenuto l'atto di solidarietà ma anche per preservare la sicurezza di tutta la squadra, non essendoci più le condizioni minime di sicurezza per poter proseguire con serenità.
Un clima rovente, in cui i giocatori del Tolima hanno preferito non aumentare la tensione, accettando la scelta avversaria e stigmatizzando poco dopo l'accaduto: "Un fatto spiacevole che non dovrebbe mai accadere" ha sottolineato Quiñones, capitano del Deportes Tolima "soprattutto quando c'è una buona affluenza allo stadio soprattutto di bambini, che dovrebbero ricevere dagli adulti il miglior esempio". Adesso per il Tolima ci sarà sicuramente una multa per mancanza delle misure di sicurezza richieste e la gara verrà rigiocata probabilmente a porte chiuse.
L'efferato gesto nei confronti di Cataño risale al passato del giocatore che militava proprio nel Deportes Tolima, club che aveva lasciato tra feroci polemiche proprio per accasarsi tra i Milionarios. Alla vigilia della sfida di domenica, proprio Cataño era stato al centro di molte discussioni con l'attaccante che non si era tirato indietro, surriscaldando oltremodo l'ambiente. Un comportamento poi ripresentatosi durante il riscaldamento con alcuni gesti ulteriormente provocatori verso i suoi ex tifosi: "Di fronte a quanto accaduto allo stadio Manuel Murillo Toro, respingiamo profondamente l'atteggiamento del tifoso del Deportes Tolima, perché non rappresenta il popolo di Tolima. Ma allo stesso modo" ha sottolineato il primo cittadino di Tolima "anche le provocazioni del giocatore dei Millonarios, Daniel Cataño. Il calcio va vissuto in pace , armonia e famiglia".
Polemiche però che non si sono concluse del tutto perché altra benzina sul fuoco è arrivata dalle inopportune parole dell'arbitro del match, il signor Wilmar Roldàn, che ha espulso Cataño senza pensarci due volte dando il via all'effetto domino che ha portato alla sospensione: "So che non è un momento tranquillo, ma dobbiamo prendere una decisione con calma" ha detto l'arbitro i giocatori dei Milionarios che non volevano tornare a giocare. "Ci sono, non so, 20.000 o 25.000 fan. Ne è entrato solo uno. Ecco perché ho chiesto e abbiamo rivisto le immagini di come è entrato. Non è entrato con un'arma affilata o cose del genere ". Parole che puntualmente sono finite in rete alimentando ulteriori polemiche.