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Bufera Boca, regali all’arbitro prima della partita: la polizia fa irruzione nello spogliatoio

L’ultimo turno di Copa Libertadores è stato contrassegnato dal caso Boca Juniors dopo la gara contro i boliviani dell’Always Ready decisa da un rigore in favore degli argentini. Nello spogliatoio dell’arbitro sono stati trovati diversi regali indirizzati al direttore di gara.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Con un rigore di Eduardo Salvio realizzato al 37′ il Boca Juniors rilancia le sue ambizioni in Copa Libertadores guadagnando tre punti preziosissimi per la qualificazione al turno successivo. Gli Xeneizes hanno infatti battuto i boliviani dell'Always Ready portandosi ora a 6 punti in classifica dopo quattro giornate e con soli due turni da giocare. A -1 dal Corinthians capolista con 7 lunghezze. Il Boca si è dunque rilanciato dopo due sconfitte e due vittorie. Ma durante la partita è successo di tutto. Come riportato da TycSports e diversi media sudamericani, la gara è stata caratterizzata da un'irruzione a sorpresa della polizia boliviana nello spogliatoio dell'arbitro peruviano Kevin Ortega.

Mentre la palla rotolava sul prato verde dello stadio Hernando Siles di La Paz, la polizia boliviana, insieme alle autorità della Conmebol, è entrata negli spogliatoi dei direttori di gara e ha trovato diverse borse con magliette del Boca, tra cui una di Edwin Cardona o un'altra di Dario Benedetto. Oggetti che sono stati immediatamente sequestrati dalle forze di sicurezza, come si vede nei video diventati virali sui social la scorsa notte. Un fatto grave se dovesse essere appurato che ha fatto indignare il calcio sudamericano e ovviamente anche il presidente dell'Always Ready che ha commentato quanto accaduto: "Il colonnello della polizia boliviana ci ha informato all'intervallo che a quanto pare gli arbitri avevano ricevuto regali e pacchi”. Nessuna accusa al Boca: "Non vogliamo sporgere denuncia contro il Boca o chiedere punti". 

La situazione è apparsa subito abbastanza grave. Le immagini girate dalla polizia mostrano proprio l'irruzione all'interno dello spogliatoio dell'arbitro nel momento in cui la partita si stava ancora giocando. Sul lettino dei massaggi vengono messi in bella mostra i regali del Boca fatti alla terna arbitrale con tanto di pacchi con il brand del club argentino, diverse magliette dei calciatori in esposizione e altri oggetti contenuti ancora nelle varie confezioni. Un qualcosa che ha insospettito tutti anche per via della decisione dell'arbitro sul rettangolo verde di assegnare un calcio di rigore agli argentini per un fallo del portiere che resta dubbio nonostante il contatto con l'attaccante del Boca pare ci fosse stato.

"Sono stati trovati regali, che sono stati sequestrati – ha tuonato ancora il presidente dei boliviani Andrés Costa che aggiunge – Verrà effettuato un test delle impronte e un'indagine che possano dare maggiore certezza di quanto accaduto ”. Successivamente sulla sua pagina ufficiale Facebook, Oscar Barrenechea, vicepresidente marketing dell'istituto El Alto, come evidenziato anche da TycSports, ha denunciato Román Riquelme sul suo account:

"È andato negli spogliatoi degli arbitri e ha consegnato quattro borse con il logo del Boca – sottolinea – Dopo averle esaminate, due erano già vuote e il altri due con piccoli doni da parte sua!". Una tesi che può trovare conferma anche nelle parole del presidente Costa che difende il club boliviano e cerca di trovare i colpevoli e soprattutto la verità in questa storia: "La gente ha detto che coloro che hanno fatto i regali erano i leader del Boca, ma non posso dire chi…". Sta di fatto che questa storia sembra proprio che sia solo all'inizio…

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