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Bonolis scatenato nella festa dell’Inter: “Rigore per la Juve? Sì, a Cinecittà!”

Solito sarcastico show di Paolo Bonolis, tifoso doc nerazzurro, durante e alla conclusione della finale di Coppa Italia, vinta dall’Inter anche grazie a due rigori contro la Juve.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un film nel film, con un finale thriller ma che rispetta il copione previsto: allo Stadio Olimpico, la finale di Coppa Italia tra Juventus e Inter non ha risparmiato gli elementi principi che ne hanno fatto uno dei lungometraggi più appassionanti della stagione. Gol, capovolgimenti di fronte, VAR, rigori, polemiche, liti a bordo campo, fino ai tempi supplementari. Il tutto vissuto con il solito pathos e tifo nerazzurro da parte di uno dei Vip interisti doc, Paolo Bonolis, che non si è perso un solo attimo in tribuna, compresi quelli in campo con l'esultanza finale, andando ad abbracciare i giocatori che poi si sono lasciati andare ai festeggiamenti di rito, davanti al pubblico e negli spogliatoi.

Il tutto coronato dal solito condimento di ironia e sarcasmo a favore dei colori nerazzurri, che lo ha visto attore protagonista sugli spalti dell'Olimpico e nel post partita con ulteriori commenti salaci nei confronti dei rivali di sempre, la Juventus, battuta per la seconda volta in stagione nei due trofei in palio, Supercoppa Italiana e Coppa Italia. Lasciando i bianconeri a "zero titoli" fatto epocale per il club e la sua tifoseria, ma soprattutto togliendosi l'ennesima soddisfazione, aumentata anche davanti alle recriminazioni su presunti torti arbitrali.

Nei commenti nel dopo partita, Paolo Bonolis non aveva risparmiato il proprio sarcasmo, regalandolo a tv e ai social nerazzurri, impazziti per le sue parole. "Abbiamo vinto la Coppa Italia grazie a due rigori concessi all'Inter? Sì, è vero: ma c’erano entrambi. Loro hanno fatto due gol su altrettanti rimpalli fortunati. È stata una bella partita, la Juventus ha giocato bene ma la Coppa ce la pigliamo noi! La Juventus è una squadra sempre difficile da affrontare: è stata tosta e combattiva ma noi lo siamo stati di più. E così abbiamo portato a casa un trofeo importante".

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Un trofeo importante che ha ridimensionato la stagione bianconera, a tal punto da non concederle alcun ‘titolo', parola molto cara ai tifosi nerazzurri con un chiaro accento all'era di Mourinho, proprio per merito della stessa Inter. Felicità e sarcasmo che a Bonolis non sono mancati nemmeno prima e durante la partita. Sensazioni forti ma anche la tranquillità di chi sapeva che ce la si poteva finalmente fare, anche per il cambio del vento poi confermato dai 120 minuti in campo: "Sono circa 40 anni che noi tutti, e non solo noi dell’Inter, ci lamentiamo di ciò che succedeva in loro favore. Ora, dopo tanto, la Juventus è tornata a essere una società come tutte le altre" ribadirà ai microfoni del post gara. "In campo e prende ciò che le spetta e, a volte, ciò che non le spetta come capita a tutti. Prima non le capitava mai".

Ma durante la partita? Le emozioni si sono concatenate, accavallate, susseguite in una sceneggiatura che sembrava scritta ad arte: il clamoroso gol di Barella al primo tiro in porta, i salvataggi di Handanovic nel primo tempo, la reazione rabbiosa e il capovolgimento di fronte della Juve a inizio ripresa, il pareggio del 2-2 prima del 90′ e poi l'apoteosi dei supplementari. Bonolis ha vissuto tutto questo e molto altro come lo shockante avvio di secondo tempo che ha visto l'Inter in balìa di una Juve rigenerata. Ma senza mai perdere lo spirito sarcastico per pungere gli avversari, come quando sull'1-0 nerazzurro un contatto in area fa gridare al penalty a favore dei bianconeri. Valeri fa proseguire, in tribuna si grida al VAR e Bonolis con la sua serafica ironia, punge dritto al punto: "Il rigore ci può stare? Sì, sì a Cinettà". Il perfetto commento per un vero e proprio film d'azione visto in campo per 120 lunghissimi minuti.

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