Boban su Donnarumma: “Una storia molto dolorosa e poco dignitosa. Per me è quasi imperdonabile”

Zvonimir Boban parla di Gianluigi Donnarumma e va subito al nocciolo della questione. Come calciatore non si discute e ne tesse le lodi per il rendimento straordinario grazie al quale il Paris Saint–Germain ha prevalso sull'Arsenal nel doppio confronto e sfiderà l'Inter in finale di Champions League a Monaco di Baviera. Sull'uomo, invece, ha qualche riserva: il peccato originale che non gli è stato perdonato è il modo in cui ha lasciato il Milan. E quando la conduttrice di Sky, Federica Masolin, gli chiede cosa rappresenta ancora "Gigio" per i milanisti lui alza il sopracciglio e fa una smorfia. Il linguaggio non verbale dice già abbastanza sul giudizio che sta per esprimere, quello parlato ribadisce la perplessità e anche un po' di biasimo che gli si leggono in viso.
"È una storia molto dolorosa e anche molto poco dignitosa", dice l'ex giocatore: è sufficiente l'incipit del suo intervento per interpretare il senso del ragionamento. Gli concede anche qualche attenuante generica ma non cambia la sostanza del pensiero. "Non so se Donnarumma è ancora un milanista per i milanisti – e lo afferma quasi sbuffando -. Non voglio addossare le colpe a un ragazzo che quando è andato via aveva una ventina d'anni ma ci ragioni anche tu, pensi al tuo club e a quei colori che hai indossato per tanti anni, i colori di una società nella quale ti sei formato".

Come si arrivò all'epilogo della vicenda è noto: nonostante un'offerta molto alta da parte del Milan, Donnarumma optò per quella più ricca che gli era stata messa sul piatto dal Psg. "Anche quelle sono motivazioni", disse Paolo Maldini che sintetizzò in poche parole una scelta fatta per ragioni differenti dal suo punto di vista secondo cui "l'unico vero stimolo per un calciatore dovrebbero essere la passione, le motivazioni sportive fondamentali, raggiungere una certa statura come professionista. Però, anche nel calcio c'è chi aspetta e chi ha fretta".
L'opinione di Boban non è così differente e non sorprende la conclusione delle sue argomentazioni: "Lasciare così è stato per me quasi imperdonabile". L'altra faccia della medaglia è rappresentata da Gigio estremo difensore. "Detto ciò, Donnarumma è un fenomeno ed è stato sempre un predestinato. È bello comunque vederlo parare così, fa parte dei grandi successi mondiali italiani. È un portiere fenomenale e speriamo che continui così". Manca la battuta finale, la recita Fabio Capello: "Sì, sono d'accordo. È un fenomeno come portiere ma non ha lasciato bene il Milan. E soprattutto non l'ha fatto da persona corretta".