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Bernardeschi in lacrime, la rivincita sulle critiche: “Mancini non mi ha mai messo in discussione”

Federico Bernardeschi è campione d’Europa con l’Italia ed al termine della finale vinta ai rigori sull’Inghilterra si scioglie in lacrime ai microfoni, ricordando tutte le critiche anche feroci incassate con la maglia della Juventus nell’ultima stagione. Una grande rivincita per il carrarino, che ringrazia commosso l’unico che ha creduto in lui, Roberto Mancini: “Non mi ha mai messo in discussione e questo è fondamentale, è qualcosa che va oltre il calcio”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Tra i volti del trionfo dell'Italia nella notte di Wembley, quello di Federico Bernardeschi probabilmente con qualsiasi altro CT sarebbe stato presente sì, ma dall'altra parte dello schermo, nel salotto di casa. Giocatore spesso contestato dagli stessi tifosi della Juventus, reduce da una stagione pessima in bianconero, il 27enne carrarino ha trovato in Roberto Mancini uno strenuo difensore anche quando – negli ultimi giorni che hanno preceduto la decisione sui giocatori da tagliare per scegliere la lista definitiva dei convocati – molti tifosi e giornalisti lo davano per escluso.

Ed invece Bernardeschi è campione d'Europa e nel dopo partita ai microfoni di Sky Sport si scioglie in lacrime liberatorie, quando gli si ricorda come sia stato decisivo nelle partite in cui è subentrato, in particolare le ultime due contro Spagna ed Inghilterra: "Siamo stati tutti importanti, dal capitano al magazziniere. Siamo un gruppo fantastico, noi siamo andati dietro al mister e al suo staff e ci siamo conquistati fino all'ultimo centimetro. Mancini mi ha sempre dato fiducia e io ho sempre cercato di ripagarlo, non mi ha mai messo in discussione e questo è fondamentale, è qualcosa che va oltre il calcio. Qui si parla di umanità e l'umanità è la cosa più importante del mondo".

Alla Rai l'attaccante toscano torna sui dispiaceri incassati quest'anno, critiche anche feroci: "Personalmente ho sofferto tanto, non è stata una stagione semplice per me. Quando fai un'annata del genere a volte le cose si complicano. Io però conosco solo un metodo, lavorare e rimboccarsi le maniche anche quando le cose non vanno bene. Grazie ai miei compagni, allo staff, a tutti coloro che hanno creduto con me. Siamo sul tetto d'Europa e non potevo essere ripagato in modo migliore. Non abbiamo mai avuto paura di non farcela, il cuore viene sempre ripagato".

Una grande rivincita per Bernardeschi, così stimato e ritenuto affidabile da Mancini da affidargli un rigore nella lotteria finale sia contro la Spagna che contro l'Inghilterra: entrambi segnati con freddezza, più ripagato di così…

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